Berthe Morisot: la donna che sfidò la società ottocentesca

Pittrice raffinata e musa ispiratrice di Manet

Berthe Marie Pauline Morisot nacque a Bourges, in Francia, il 14 gennaio 1841, e nel 1852 si trasferì con la famiglia a Passy, nei pressi di Parigi.

Berthe e le sue due sorelle trascorsero molto del loro tempo con un maestro privato, Geoffry Alphonse Chocarne.

Studiarono da privatiste, in quanto nell’Ottocento le donne non erano accettate all’Accademia delle Belle Arti.

Fu il maestro della Morisot il primo a riconoscerne il talento artistico, inducendola a copiare dal vivo le opere del Louvre.

Nel 1868 accadde qualcosa che cambierà per sempre il suo futuro: la pittrice conosce Edouard Manet, uomo tormentato, esuberante, pittore già affermato, famoso per i suoi quadri quanto per il suo temperamento.

Fu la musa ispiratrice di ben 11 quadri di Manet e si innamorò di lui, amore non corrisposto per il quale soffrì molto, fino a sposarne il fratello, Eugène.

La pittrice si avvicinò alla corrente artistica impressionista e strinse amicizia con tanti altri artisti e intellettuali come Dègas, Renoir, Mallarmè, Zola. Nonostante i pregiudizi sociali, la donna trovò conforto nei colleghi che la spinsero sempre a dipingere.

La società dell’Ottocento infatti voleva le donne relegate al focolare domestico... ma la Morisot lottò contro questa ingiustizia con le potenti armi dell’arte e dei colori.

La caratteristica più originale delle sue opere sono appunto i colori intensi, luminosi e trasparenti, stese a pennellate irruente e travolgenti, tra i quali il bianco domina incontrastato come simbolo di purezza e luce.

Le ambientazioni sono intime, raccontano le calde mura domestiche e un universo tipico femminile, fatto di dolcezza, amorevolezza e cura nei dettagli estetici.

Unica nel suo genere, apprezzata, raffinata, creò una vasta produzione artistica che spaziava dagli oli, ai pastelli, agli acquerelli… Berthe Morisot fu l’unica vera protagonista femminile della stagione impressionista.

I quadri della pittrice rivelano un animo sensibile e attento alle influenze artistiche esterne, capace di accogliere cambiamenti sociali e artistici della sua epoca e interiorizzarli.

L’opera più famosa della pittrice “La culla” del 1872, raffigura la sorella Edme che rivolge un tenero sguardo materno alla figlia.

Il quadro partecipò alla mostra impressionista del 1874 e da questo momento Berthe divenne l’unica donna del gruppo.

La pittrice si allontanò dalla pittura solo in seguito alla morte del marito che le provocò un profondo dolore.
Lei morì a Parigi il 2 marzo 1895 a causa di una congestione polmonare, all’età di 54 anni.

 
Sarà per sempre indelebile nel panorama artistico, Berthe Morisot: la donna che si emancipò a colpi d’arte.

 

 

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Articolo pubblicato il 02/06/2020