Torino. Il Riparti Piemonte è legge
Paolo Ruzzola

Ruzzola (FI): La Regione si è sostituita di nuovo al governo nazionale”

Dopo una tre giorni di Consiglio regionale in videoconferenza, il Riparti Piemonte è legge. Il Ddl 95, infatti, è stato approvato nella serata di mercoledì 27 maggio con i voti di tutta la maggioranza, i voti contrari di Pd, Monviso, Luv, la presenza del M5s e l'astensione dei Moderati. La norma si aggiunge al Bonus Piemonte e la somma degli aiuti raggiunta da entrambi i provvedimenti supera quota 820 milioni di euro.

“Nel Riparti Piemonte – ha detto il presidente del Consiglio Stefano Allasia - sono previste misure che metteranno benzina al motore del Piemonte che ha bisogno di ripartire. Il nostro compito è tenere sotto controllo l’economia e salvaguardare la salute dei cittadini: anche per questo l’odierna approvazione è un fatto molto positivo, per il quale è giusto ringraziare l’intero Consiglio regionale”, ha ricordato Allasia.

Anche il presidente della Giunta Alberto Cirio ha ringraziato chi ha lavorato al provvedimento e tutti i consiglieri "anche quelli che hanno avuto posizioni più critiche. Il Riparti Piemonte ha stanziato oltre 800 milioni di euro, di cui soltanto 18 di provenienza statale: abbiamo lavorato nella quotidianità confrontandoci coi vari ministri, ma alla fine le risorse le abbiamo trovate da soli, pur con un bilancio non facile".

Le dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia Paolo Ruzzola, a conclusione del dibattito. “Ancora una volta la Regione Piemonte si è dovuta sostituire al Governo nazionale che in questi mesi di conferenze stampa, a reti unificate, non ha saputo dare una risposta concreta e un sostegno a migliaia di famiglie e aziende piemontesi.

Più che soffermarmi sulle tante misure che abbiamo presentato e che garantiranno una iniezione di liquidità - assicurando una boccata d’ossigeno per tutti coloro che sono chiamati a decidere se tirare ancora su la serranda o rinunciare a rimettersi in attività - vorrei concentrare la mia attenzione sugli attacchi provenienti dalle opposizioni.

La Regione Piemonte poteva fare di più? Certamente, si può sempre fare di più e meglio; soprattutto quando si è dall’altra parte a fare l’opposizione. Ma soprattutto avremmo potuto fare di più se avessimo potuto contare su nuovi trasferimenti da parte del Governo.

Quello che è mancato sin dall’inizio della pandemia è stato un gioco di squadra: sia nella gestione dell’emergenza sanitaria sia poi nella cosiddetta fase 2. La maggioranza giallo-rossa ha continuato la campagna elettorale non pensando che stavamo affrontando una emergenza epocale che doveva unire il Paese.

Ai consiglieri delle opposizioni, che però sono maggioranza a Roma, e che in questi giorni sguazzavano nel presentarsi con liste della spesa senza alcuna copertura in Aula, ricordo inoltre che il Governo Conte non solo non ci ha dato soldi in più ma, ad un certo punto, ci ha chiesto il rientro di fondi comunitari assegnati alla nostra Regione per far quadrare i conti dei loro decreti.

Credo quindi che il Riparti Piemonte, costruito dalla giunta Cirio, sia da considerarsi un vero e proprio miracolo visto anche e soprattutto lo stato dei conti e del sistema sanitario che abbiamo ereditato dopo i cinque anni della Giunta Chiamparino.

Nelle prossime settimane cercheremo ancora di affrontare le nuove criticità che potranno emergere a seguito del progressivo riavvio delle attività produttive e saremo sempre aperti alle proposte delle minoranze consiliari laddove siano costruttive e non fondate su quella presunzione che nessuno può permettersi in un momento quale quello attuale.”

 

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Articolo pubblicato il 28/05/2020