Cronaca dai quartieri di Torino - Ancora discariche a cielo aperto all'ordine del giorno

Linea 3: preoccupa lo stato di abbandono del capolinea Vallette

Le discariche a cielo aperto sono ancora all’onore della cronaca meno qualificante; siamo stati al quartiere Vallette insieme con Paolo Biccari, Presidente dell’Associazione Giustizia & Sicurezza, ed abbiamo dovuto purtroppo prendere atto, e documentare, l’ennesima precarietà ambientale:

“Presso il capolinea della linea tramviaria n. 3 ormai si trova di tutto e di più, comprese le "testimonianze" di uso dell’area da parte delle prostitute che operano nei dintorni”.

Biccari più volte ha lamentato e segnalato questa insostenibile situazione alle istituzioni cittadine senza ricevere, peraltro, risposte confortanti:

“Ho sollecitato l'installazione di telecamere di sorveglianza, ad Amiat la pulizia dell'area e alla sezione dei Vigili Urbani più passaggi di pattuglie”.

Tutto fa seguito alle segnalazioni che negli ultimi mesi sono arrivate dai cittadini:

“Sicuramente l'inciviltà di alcuni di essi è la prima causa – ha riconosciuto Biccari – ma sicuramente con passaggi più frequenti da parte dei vigili urbani e l'installazione, come ho detto, di telecamere il fenomeno, anche qui alle Vallette, può essere debellato. Ogni angolo della città, anche in periferia, merita attenzione da parte dell’amministrazione comunale, in primis da parte di chi governa la Circoscrizione”.

Paolo Biccari ci ha poi documentato, ed il sopralluogo lo ha dimostrato (qualora ce ne fosse stato bisogno!) lo stato di pericolosità in corrispondenza delle fermate del Bus in corso Potenza:

“E’evidente – ha spiegato - che le fermate Gtt, specialmente in corrispondenza del civico 104 in ambo le direzioni in corrispondenza di via Pianezza, sono pericolose in quanto l'asfalto ha diversi dislivelli e radici affioranti”.

Il Presidente Biccari ha voluto altresì puntualizzare:

“Abbiamo scritto una mail all'assessore La Pietra ed alla Gtt per richiedere il ripristino dell'asfalto, con la speranza che avvenga in tempi brevi, ma visti i precedenti nutriamo forti dubbi. Centinaia di cittadini che ogni giorno si recano alle fermate per prendere il bus non devono rischiare la propria incolumità: chiediamo un intervento rapido alla luce del fatto che sono ormai diversi mesi che la situazione è presente".

L’attuale condizione di emergenza non può giustificare i ritardi di lunga data che ha subito la scala delle priorità stabilita dall’amministrazione comunale a favore di altri interventi che non nominiamo per non essere ripetitivi e rinnovare nei cittadini l’irritazione suscitata dal trascurare la manutenzione del territorio prima di creare nuove strutture ad uso di pochi.

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Articolo pubblicato il 03/06/2020