Crisi della luce solare: anno 20KK.

Evento scatenante: non prevedibile.

INTRODUZIONE

 

Dall’articolo del 14 aprile 2020, Scenari di crisi possibili in questo secolo (che vi invito a rileggere integralmente per farvi un’idea generale dell’argomento qui più dettagliatamente trattato) riprendiamo alcuni passaggi:

 

I processi di autoapprendimento della coscienza vengono costantemente riproposti attraverso le lezioni contenute negli eventi che ci coinvolgono, stimolandoci ad imparare o riscoprire quale sia il vero senso della vita.

 

Inoltre basterebbe ricordare cosa è avvenuto nel secolo appena passato per rendersi conto che eventi importanti si succedono a ritmo sempre più serrato per “aiutare” la coscienza dell’umanità a pervenire allo stato di maturità necessaria al perseguimento dello scopo della sua esistenza.

 

Da tutte quelle esperienze ne è uscita una umanità cambiata, almeno in una piccola parte dei suoi componenti. Ma questo non è evidentemente ancora sufficiente per un vero radicale cambio di paradigma nei pensieri, desideri e comportamenti della massa e dei suoi leaders.

 

E per questo semplice motivo “la gentile forma di sollecitazione a darsi una mossa” continua ad esprimersi per perseguire l’evidente necessità del cambiamento essenziale delle coscienze.

 

Infatti, sebbene da tali sconvolgimenti siano scaturiti fatti positivi, come gli sviluppi nei campi industriali, tecnologici, delle comunicazioni, delle relazioni sociali, del benessere sempre più diffuso, della libertà personale, della circolazione delle persone e delle cose, e dell’aumento iperbolico della popolazione mondiale, non lo stesso si può dire sia avvenuto per le coscienze umane.

 

Dopo un primo momento di solidarietà ed altruismo in seguito ai fatti drammatici appena citati, comportamenti egoistici in tutte le loro sfaccettature sono riemersi e si sono imposti negli individui e nelle società.

 

E, proprio per la certezza che tali aspetti non scompariranno mai del tutto, arrivando a celarsi anche dietro il più altruistico dei comportamenti, siamo altrettanto certi che non mancheranno mai le occasioni per essere nuovamente costretti a riflettere su cosa sia veramente necessario e quale comportamento sia degno di un vero essere umano.

 

Dall’elenco degli accadimenti passati, presenti, e prevedibili, che il fluire delle cose ha messo in agenda per questo secolo (ma sul lasso temporale si può non essere fiscali) ecco il settimo degli appuntamenti con le “gentili forme di sollecitazione a darsi una mossa”, con eventi di “magnitudo crescente” in grado di dare una serie di fondamentali scossoni alle coscienze affinché possano ricominciare a lavorare e compiere un salto di livello:

 

7 – 20KK evento scatenante non prevedibilecrisi della sufficiente presenza di luce solare; oscuramento atmosferico a causa della presenza di polveri ed altro, paura di morire a causa della impossibilità del corpo di svolgere le funzioni metaboliche vitali a seguito del cambiamento delle informazioni contenute nelle emanazioni energetiche solari.

 

Se le crisi precedenti non hanno prodotto l’effetto desiderato non resta che procedere con l’ennesima proposta della madre di tutte le crisi, quella che contiene tutte le precedenti più quella specifica che la caratterizza.

 

È uno stato di esistenza che sperimenta continuamente solo una piccola parte dell’umanità, quella che vive più lontano dall’equatore, caratterizzato dalla più alta percentuale di suicidi pur in presenza del massimo benessere materiale individuale e collettivo.

 

Uno stato in parte dovuto alla mancanza di luce solare sufficiente ad un corretto metabolismo psicofisico. Uno stato che si traduce nel rifiuto della vita, anche attraverso una estrema pianificazione degli eventi che lascia ben poco spazio al necessario cambiamento peculiare alla sua manifestazione.

 

Una parvenza di massima efficienza e ricerca della sicurezza che si esprime in una massimizzazione della aggressione verso se stessi, appena accennata nelle attività distorte del sistema immunitario, fino al sua estrema conseguenza: l’autoannientamento.

 

Una coscienza sufficientemente maturata dalle crisi precedenti è in grado di evitare tale drastica conclusione; tuttavia se ciò non si verifica, verrà bocciata, e, come a scuola, dovrà ripetere daccapo il percorso.

 

Risulta assai difficile pensare di essere immersi in un processo naturale di cui la luce del sole è il principio informatore essenziale.

 

Senza luce solare, niente sintesi clorofilliana, quindi niente vegetazione, quindi scomparsa immediata dell’82% di ciò che vive sulla terra. Senza luce niente possibilità di sintesi della vitamina D, antidepressivo naturale, quindi squilibrio psicofisico umano.

 

Ci sono molti altri fattori che non vengono presi in considerazione, per esempio quanto grande sia la capacità inquinante dei pensieri ed emozioni umane, oppure quanto influisca la quantità e qualità delle informazioni circolanti sulla modificazione fisico-chimica planetaria.

 

Sappiamo che il sole è fonte di vita, ma com’ è che questo avviene?

 

Sono la luce e il calore provenienti dal sole a permettere i processi metabolici vitali di tutto ciò che vive sul nostro pianeta.

 

Tuttavia questo non è tutto; è solo una piccola parte dell’azione svolta dal sole per permettere la vita sulla terra. Sappiamo che dal sole provengono anche raggi infrarossi ed ultravioletti insieme ad una vasta gamma di altri raggi cosmici.

 

Essi non contengono solo quanto gli scienziati possono osservare, ma anche altro! Contengono informazioni essenziali per l’implementazione del programma di mantenimento, sviluppo e cambiamento di tutto ciò che vive coerentemente con il Piano Originale sulle cui linee guida si espandono gli universi.

 

Queste informazioni essenziali sono onnipresenti nell’Universo, non si fermano mai e non possono essere modificate da alcunché. Esse istruiscono quasi totalmente la trama di tutto quello esiste e ne determinano in gran parte tempi e modi di trasformazione.

 

 

È proprio sulla base di questi continui impulsi alla trasformazione che non si possono impedire i cambiamenti di tutto ciò che vive, ambiente ed esseri umani compresi.

 

Quale è la situazione attuale del rapporto essere umano/universo che è già in fase di cambiamento?

 

Eccola:

 

  • 1 – alcuni raggi cosmici non possono penetrare la protezione magnetica del pianeta (fasce di Van Allen) e vengono riflessi nello spazio esterno,

 

  • 2 – mentre altri vengono assorbiti, filtrati, e, dopo aver attraversato gli strati terrestri ed essere stati depotenziati, possono essere assimilati dagli “esseri umani” senza troppi danni, apportando informazioni ed energia per realizzare ciò che le informazioni contengono ...

 

  • 3 - … al fine di sviluppare nuove esperienze. L’essere umano proietta il risultato di tali elaborazioni sia dentro che fuori di se stesso. Tuttavia tali proiezioni non possono superare la barriera protettiva del pianeta e vengono riflesse, tornando come un “boomerang” a chi le ha generate, rafforzando in lui “le proprie convinzioni” non in linea con il Piano Originale

 

(Le fasce di Van Allen sono costituite da particelle cariche vincolate dal campo magnetico terrestre che le obbliga a disporsi in due zone intorno alla Terra a circa 3.000 e 15.000 km da essa)

 

Qual è la situazione in divenire del rapporto essere umano/universo?

 

Non è un adeguamento automatico, un semplice adattamento evolutivo.

 

Richiede una certa preparazione dell’intero sistema essere umano per portarlo fino ad un punto di massa critica, dal quale potrà essere reintegrato nuovamente, con tutte le sue esperienze, nel tutto cosmico secondo le modalità previste dal Piano Originale.

 

A queste sollecitazioni, l’essere umano potrà rispondere in due modi:

 

  • P – positivamente, attivamente, e quindi, essendo stato reso adatto a ricevere direttamente i raggi cosmici di luce, rinviarli dopo averli elaborati, partecipando allo sviluppo del Piano Originale, oppure ……

 

  • N – negativamente, passivamente, e non essendo stato preparato a ricevere direttamente tali raggi, subire l’annientamento, restituendo l’energia vitale che gli era stata messa a disposizione per fare il suo lavoro.

 

Non è la prima volta che questo processo accade; alcuni cicli cosmici lo hanno preceduto per permettere la manifestazione delle attuali forme viventi.

 

Cicli in cui sono sparite delle forme e apparse delle altre.

 

Lo stesso feto umano ne contiene traccia ripercorrendone la storia durante i mesi di gestazione, passando attraverso le sue diverse fasi di trasformazione tra cui quella in cui possiede archi branchiali come i pesci, a ricordo del periodo in cui respirava con le branchie in una atmosfera terrestre satura di vapore acqueo (ma queste informazioni non sono ancora ritenute scientifiche).

 

Per tutto quello che succede non sono sufficienti le spiegazioni che possiamo darci a qualsiasi titolo; avviene nonostante noi e quello che crediamo in proposito.

 

Possiamo continuare a cercare spiegazioni, oppure molto più semplicemente accettare “il cambiamento che ci viene così amorevolmente suggerito”

 

Senza ostinarci a resistere, senza scatenare continuamente guerre perse in partenza. Senza continuare ad opporci ad un cambiamento che avverrà comunque, volenti o nolenti, per il bene stesso dell’umanità e dell’universo in cui essa vive!

 

L’umanità non perirà per questi eventi, ma dovrà comunque affrontare queste lezioni necessarie all’acquisizione di un sufficiente livello di coscienza planetario (essere umano compreso).

 

E probabilmente si dividerà nuovamente in due correnti divergenti: da una parte chi cercherà in ogni modo di preservare lo status quo antecedente e dall’altra chi avrà fatto tesoro di quanto contenuto nel corso di tali avvenimenti.

 

Una nuova divisione tra esseri antropomorfi ed esseri umani.

 

 

schema e testo

pietro cartella

 

In sintesi.

 

La storia insegna che nessun cambiamento avviene in modo lineare e senza scossoni. Il grafico introduttivo è la rappresentazione di ciò che l’umanità ha già sperimentato, proiettato nel futuro prossimo, e si basa sulla probabile validità delle stesse leggi che hanno funzionato finora. Seppure con diverse sfumature e contenuti, le finalità delle crisi rimangono le stesse: far maturare la coscienza di tutto ciò che esiste ad un diverso livello.

Nessuna crisi è totalmente specifica; quella successiva contiene sempre anche un po’ di ciò che era specifico della precedente. Quella terminale le compendia tutte, evidenziando gli elementi specifici delle precedenti in modo più potente, intenso e pervasivo, aggiungendo quelli caratteristici della sua ragion d’essere.

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Articolo pubblicato il 20/06/2020