Biella – Rivista Biellese

Il numero di aprile presenta interessanti argomenti

Il numero di aprile 2020 del periodico trimestrale, “Rivista Biellese”,  giunto quest’anno al suo ventiquattresimo anno di pubblicazione, si presenta con una bellissima fotografia - proveniente dall’archivio fotografico di Don Delmo Lebole, Biblioteca Diocesana di Biella - un   particolare della statua della Madonna di Oropa, eseguita da uno scultore aostano nel 1295. Come sempre la rivista riporta dei servizi interessanti,   che vanno oltre alla realtà del territorio biellese.     

In questo numero, di ottanta pagine, inizia con un servizio di Massimiliano Franco, che affronta una lite seicentesca tra gli abitanti di Curino e di Sostegno per il possesso e lo sfruttamento di terre comuni offrendo uno spunto per una riflessione su diritti, consuetudini e conflitti in una società povera e prevalentemente autarchica del XVII secolo. Mario Coda, ci parla dello ” Scultore innamorato della Vergine nera”. Lo studioso, nel descrivere il ritrovamento di un opuscolo del 1799 promosso dal nobile Carlo Giacinto Caissotti, dove è  riportato  un soliloquio,   di un certo Guelfi, fantomatico giovane artista nativo di Norimberga. Il testo lo descrive nel suo studio, intento a riprodurre la statua della Madonna d’Oropa. Verità o finzione letteraria? Tocca il lettore scoprire la verità leggendo l’interessante intervento dell’autore.   

Giulia Ghisio, nel suo intervento,”Una chiesa nel cuore”, ci parla  dell’antica parrocchiale di  Tollegno, che grazie alla sensibilità del Centro Studi Biellesi (DocBi) è stata acquisita nel 1986, e nel lungo percorso di restauro si sta cercando di riportarla al suo splendore iniziale. L’autrice   descrive minuziosamente il recupero di questa importante opera.  

Carlo Dezzuto, un bel servizio sul cardinale vercellese Guala Bicchieri,    che all’inizio del XIII secolo diede un fondamentale contributo per regolare la vita di studenti e insegnanti nella capitale francese, da notare che queste norme sono in gran parte ancora valide oggi a settecento anni della sua emanazione. Due autori Mauro Fanelli e Matteo Negro, conducono un indagine sulla distribuzione nel biellese di ramarri, orbettini e gechi nonché alle più comuni lucertole ( fornendo delle informazioni molto interessanti). Giuseppe Gilardino,”Formazione di un pastore dis-ciulà” ( personaggio spiritoso sveglio, ad ogni fatica  o difficoltà che si presentavano sapeva districarsi). Carlo Gavazzi,”Lo zoo scolpito”, con una visione a volo d’uccello ripercorre il bestiario plastico dall’età romana  fino al giorno d’oggi.

Flavia Grosso,  attraverso le pagine d’oggi” della rivista biellese ci parla di una ricerca propedeutica e il dietro alle quinte  dello spettacolo Al di là delle Alpi, dedicato alla figura di Federico Strobino; all’indomani dell’armistizio  che fece fuggire dalla Francia 400 Ebrei. Giovanni Torretta, pone alcune riflessioni sul monumento  dedicato a Federico Rosazza Pistolet (senatore del Regno d’Italia, munifico benefattore), recentemente restaurato. Il monumento venne eseguito da Leonardo Bistolfi, uno dei più importanti scultori italiani dell’epoca. Una rivista culturale che si rispetta non può mai mancare un articolo che ci parli   di cucina in questo numero Mina Novello, ci intrattiene con la zucca una verdura che in cucina si presta a molteplici utilizzi.

“La Rivista Biellese”,pp.80 ill.,€ 6.00, chi volesse abbonarsi trova indicazioni www.docbi.it

 

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Articolo pubblicato il 04/06/2020