Scadenze... immobili

Il salasso dell'IMU: cronaca e numeri di una patrimoniale

Mentre il Governo, schiaffeggiando neanche tanto simbolicamente le difficoltà del Paese e dei suoi Cittadini (contribuenti, è sempre bene rimarcarlo), banchetta-pasteggia e pasticcia nel sontuosissimo Casino del Bel Respiro di Villa Panphilj (facendone uscire, è altrettanto bene rimarcarlo, un gran casino!), gli Italiani sono alle prese con le scadenze fiscali.

Rimandate solo a parole e promesse ma, nei fatti, ripartite presto e bene con la foga di un centometrista ai nastri di partenza.

Fra tutte, l'IMU, l'Imposta Municipale Unica che andrebbe meglio definita "patrimoniale sulla casa": perchè di questo - e solo di questo  - si tratta.

Quest'oggi, 16 Giugno, scadono i termini per il versamento della prima rata: un salasso che, di qui alla fine dell'anno, porterà nelle casse dell'Erario la pingue cifra di 22 miliardi di euro. Soldi prelevati dallo Stato non si capisce a che titolo, visto che tale gabella colpisce gli immobili (il cui acquisto o la cui costruzione sono già ampiamente tassati) indipendentemente dalla loro capacità di produrre reddito.

Confedilizia, l'Associazione che rappresenta e tutela i proprietari di immobili, ha diffuso un agile prospetto sinottico, in cui si palesano le cifre (e le conseguenze) monstre di una tassa che ha rapidamente portato all'affossamento di tutto il settore.

L'Italia è l'unica Nazione del blocco europeo in cui i prezzi delle case siano ancora in netta flessione, a fronte di un panorama continentale dove il mattone sta rapidamente risalendo la china.

Se da parte governativa verrà perseguita (e proseguita) questa sciagurata iniziativa di smantellamento delle nostre (solide) basi, su quali fondamenta erigeremo il futuro delle prossime generazioni?

 

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Articolo pubblicato il 16/06/2020