Torino. Centro di Ricerca di Biotecnologie e Medicina traslazionale dell’Università

Ad Agosto la consegna del primo edificio

Con un ampliamento di 30.000 mq del progetto sull’area ex Scalo Vallino, il Centro di Biotecnologie e Medicina Traslazionale dell’Università di Torino si presta ad essere uno dei principali poli di ricerca del territorio piemontese e nazionale destinato all'insediamento di attività di ricerca che favoriranno la sinergia tra gruppi provenienti dai Dipartimenti di Biotecnologie, di Neuroscienze, di Tecnologie del Farmaco e Medicina dell'Università di Torino, ma anche a diventare un luogo aperto a incubatori di impresa e a parte del Biomedical Engineering del Politecnico di Torino.

 

Il primo lotto, realizzato a cura della Fondazione CIRP con il contributo della Regione Piemonte (15 milioni di euro), dell’Università di Torino (5 milioni di euro) e della Fondazione San Paolo (5 milioni di euro) sarà ultimato entro la fine di agosto.

 

Già dal mese di settembre, dopo i primi collaudi dell'opera, inizieranno i primi trasferimenti delle attività di ricerca. Il secondo lotto, realizzato dall’Ateneo a completamento dell’edificio in costruzione, vedrà l'inizio dei lavori a fine luglio. A darne l’annuncio, a pochi giorni del taglio del nastro l’assessore regionale alla Ricerca e ai Rapporti con l’Università, Matteo Marnati, e il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna.

 

 «Il nuovo Centro di ricerca di Biotecnologie e Medicina traslazionale - ha spiegato il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna - è un importante investimento dell'Università di Torino per mettere a sistema la filiera della salute e della ricerca medica aprendola al territorio e alle imprese. Rispetto alla domanda di salute ed alle attese di adeguatezza e sostenibilità di modelli e strutture, gli investimenti in edilizia sanitaria e tecnologica da una parte e l’innovazione della ricerca, costituiscono elementi fondamentali di cambiamento per essere pronti alle sfide del futuro. In questo senso il Centro rappresenta un importante passo avanti verso il piano di sviluppo del settore della ricerca avanzata in campo medico nell'ottica del futuro Parco della Salute».

 

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Articolo pubblicato il 02/07/2020