Torino. Regione Piemonte ed il sistema economico produttivo sostengono che “Il Piemonte non può restare indietro”.

“Il Piano di rilancio di Torino e Piemonte finanziato con i fondi europei del Recovery Found. Una occasione unica da prendere entro Settembre”. Le considerazioni di Mino Giachino

Ieri mattina, quale risposta alle lentezze governative in materia di infrastrutture ed alla  necessità dell’indifferibile rilancio economico della nostra Regione, si è tenuto un incontro promosso dal Presidente della Regione Alberto Cirio, con il coinvolgimento del sistema economico produttivo piemontese. Hanno risposto all’appello, amministratori e dirigenti di Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte, Cia Piemonte, Confetra Piemonte, Compagnia delle Opere, CNA Piemonte e Torino, Confapi Piemonte, Api Torino, FAI Torino, Collegio Edile Torino.

Nella presentazione del convegno, il presidente Cirio ha ribadito che “Sono le categorie, e non la politica, a dire che il Piemonte deve sbloccarsi perché è stato fermo per troppi anni. Avevamo annunciato, prosegue Cirio, un’altra velocità, il Covid ci ha bloccato per qualche mese, ma oggi bisogna ripartire”

E’ stato poi condiviso un documento con i 5 punti di cui il Piemonte ha bisogno.

- Primo: regole e poteri speciali per poter realizzare le grandi opere in tempi immediati. Secondo: accelerare il processo di realizzazione degli interventi infrastrutturali (Nomina Commissari ad hoc) caratterizzati da difficoltà esecutiva o attuativa. Terzo: accelerare le procedure tecnico-amministrative particolarmente complesse. Quarto: garantire ai cittadini e alle aziende la realizzazione delle opere nei tempi previsti. Quinto: permettere ai lavoratori impegnati a qualsiasi titoli nella realizzazione delle opere di lavorare in ambienti sicuri, ove la loro professionalità sia tutelata e garantita”.

Il documento per il Governo sarà accompagnato dall’elenco degli altri interventi prioritari per il territorio piemontese e proposti dalle Province per il nuovo piano di investimenti sulla viabilità.

In questo momento i settori produttivi non si accontentano delle promesse e delle riunioni, sovente inconcludenti dei politici, perché il tempo e le occasioni perse, nel mondo della produzione e delle esportazioni, purtroppo non ritornano.

Con tali premesse, pubblichiamo le considerazioni pervenutaci da Mino Giachino, presente all’incontro in Regione che ringraziamo.

Il rilancio di Torino e  Piemonte finanziato dai fondi del Recovery Found? Città è Regione presentino un Pacchetto comune. Una occasione unica.

A leggere i giornali si vedono almeno due Torino e due Piemonti. 

Dalla parte pubblica si vive alla giornata quasi a sperare di vincere al Super ENALOTTO. Dall’altro lato vediamo imprenditori , grandi e piccoli , che difendono con i denti la loro azienda e lavorano per un futuro positivo, ultimo il Piano investimenti delle Industrie Cornaglia.

Intanto come ci ha detto recentemente BanKItalia L’Area Metropolitana di Torino sarà quella che perderà di più dalla crisi economica generata dal Covid e dal Lockdown. 

Si perché. la crisi non é solo il frutto del blocco delle attività deciso dal Governo ma anche il frutto della paura generata dal Covid 19. Basta guardare la grave difficoltà di Bar e Ristoranti a riprendere la loro attività per capire che sin qui il Covid ci ha cambiato in peggio e il conto lo paga soprattutto la domanda di consumi e il Commercio.

I Consumi però nel nostro Paese valgono quasi il 65% del PIL. Ecco che se le Amministrazioni pubbliche e le Aziende non ridurranno drasticamente lo Smart Working o lavoro agile, faremo molta fatica a riprenderci.

In questa situazione la Politica con la P maiuscola dovrebbe pensare in grande per difendere e per rilanciare economia e lavoro, ma in giro non si vedono tante idee. 

Eppure oggi avremo la opportunità di candidarci a ricevere una parte dei fondi europei del RECOVERY Found. Una opportunità unica perché la TAV, che al di là della opinione del Sindaco di Lione, la abbiamo definitivamente salvata con le nostre Manifestazioni SITAV e con il voto del Senato del 7.8.2019 , la TAV ripeto da sola non basta anche perché arriverà solo nel 2030.

Eppure Torino e il Piemonte debbono rinnovare e completare  la rete infrastrutturale e debbono finanziare il rinnovamento della nostra manifattura. Ma le finanze pubbliche sono scarse.  

Il Piemonte non è solo vecchio dal punto di vista anagrafico è anche vecchio dal punto di vista del suo sistema infrastrutturale e manifatturiero.

Tutte le Autostrade piemontesi , costruite negli anni 50 e 60 salvo la Autostrada del Frejus, sono interessate da lavori di manutenzione straordinaria, tutte. 

Verso la Liguria la situazione è drammatica. La A6 nella parte montuosa non è messa bene, la A 26 da Ovada al mare, un disastro, la A7 idem. Delle 14 corsie di marcia, A e R, delle tre autostrade da tempo ne funzionano solo 6. Eppure la Liguria non è solo la terra turistica ma è anche la capitale della logistica italiana con tre porti che movimentano il 55% del traffico merci italiano.

Finalmente hanno alzato la voce anche gli imprenditori milanesi dopo che il Sole 24 ore ha messo in prima pagina la foto del blocco del traffico.  Non parlo della A5 anch’essa interessata da lavori sulla quale pesa come un macigno la frana di Quincinetto.

Secondo il Direttore di Banca d’Italia per il Piemonte il 2020 rischia di essere l’anno peggiore dalla Unità d’Italia.

In una Città che da anni parla , appunto si limita a parlarne, di Manifacturing Center , con una Camera di Commercio che mesi fa si è divisa sul finanziamento del Center che dovrebbe rilanciare la manifattura piemontese , il primo settore economico della nostra Regione. 

Una Città e una Regione , in cui si è persa la concretezza che invece altre Città hanno in misura importante , per le quali questo 2020 rischia di essere pesantissimo.

Una Città che ha un’Area bellissima come quella che dal Valentino va sino al Palazzo del Lavoro, il capolavoro di Luigi Nervi, da anni in grande abbandono , e che invece occorrerebbe rilanciare puntando a grandi Manifestazioni fieristiche internazionali.

In questa situazione una opportunità la politica torinese e piemontese dovrebbe assolutamente coglierla ed è il Piano italiano del Recovery Found che il Governo deve presentare in Europa a Settembre. 

Ne ho già parlato su queste colonne senza ricevere risposta.

Torino e il Piemonte preparino , come stanno facendo altre aree del Paese, una Proposta affinché dentro il Piano italiano del Recovery Found sia previsto un Pacchetto Torino-Piemonte che comprenda la Linea 2 della Metropolitana, la tangenziale Est , gli interventi per una politica dell’auto e della mobilità del futuro e la ristrutturazione di Torino Esposizioni e Palazzo Nervi.

Torino e il Piemonte non possono perdere la opportunità che questo grande pacchetto di fondi europei ci da per rilanciare economia e lavoro dopo vent’anni di declino. Se non si hanno grandi idee non è peccato prendere spunto da altri”.

 

Mino Giachino 

SITAV SILAVORO 

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Articolo pubblicato il 04/07/2020