I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato: sostenibilità per un piano di gestione in un sito Unesco

La cronaca di Paolo Ferruccio Cuniberti del secondo seminario del ciclo di “Incontri con il paesaggio” 2014-2015

A Torino, mercoledì 5 novembre, presso il Castello del Valentino, Facoltà di Architettura, si è tenuto il secondo seminario del ciclo di “Incontri con il paesaggio” 2014-2015.  Il Dottor Roberto Cerrato, Direttore dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, ha  parlato sul tema “I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato: sostenibilità per un piano di gestione in un sito Unesco”.

Il Prof. Giulio Mondini, Direttore SITI-Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l'Innovazione, ha moderato l’intervento.

Paolo Ferruccio Cuniberti, che ha partecipato come osservatore e in rappresentanza delle associazioni ambientaliste e culturali del Roero, così descrive l’incontro.

 

Ieri interessante conferenza/seminario di Roberto Cerrato (Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato) al Castello del Valentino. Per circa un'ora e mezzo ha svolto una dettagliata e anche appassionata relazione su tutto l'iter decennale che ha portato alla candidatura e al riconoscimento dei territori Unesco nel 2014, tra difficoltà e diffidenze da superare, restrizioni degli obiettivi, ma anche con alcune importanti e convinte collaborazioni.

 

Non è mancata anche un'ampia pagina dedicata alla questione Roero (rimasto solo nella denominazione Unesco con il trattino che lo collega alle Langhe, ma escluso di fatto per le miopi resistenze di alcuni sindaci), che tuttavia Cerrato non considera chiusa, oltre a rilevare una migliorata sensibilità non riscontrata in precedenza, citando come evento virtuoso e straordinario l'annuncio dell'abbattimento dell'ecomostro sulla piazza centrale di Vezza.

 

Ora si è passati alla fase 2, ovvero quella, assai complessa e delicata, della gestione e dell'attento presidio assegnato all'Associazione dei paesaggi vitivinicoli che mira a trasformarsi in Istituto di cultura. Certo, difficilmente prima del 2016 (dopo la prima ispezione Unesco per valutare lo stato dei siti già riconosciuti) si potrà pensare a un allargamento degli attuali confini delle core e buffer zone, tuttavia qualche prospettiva è sempre aperta.

 

Due sono i temi importanti da affrontare sin d'ora: forte sensibilizzazione dei cittadini e degli amministratori e raccordo con le associazioni locali. A questo proposito, in chiusura è intervenuto P. F. Cuniberti per ricordare l'importante evento di Magliano cioè il convegno Roero-Unesco del 26 settembre, e rinnovare la disponibilità delle associazioni roerine alla collaborazione e al confronto costruttivo. Cerrato ha apprezzato.

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Articolo pubblicato il 07/11/2014