Proposta di legge per abrogare le disposizioni di legge statale che riconoscono ai cittadini stranieri l’assegno sociale

E’ stata presentata al Consiglio Regionale da Alfredo Monaco (Scelta Civica)

Oggi il disinvolto presidente dell’INPS, con la scusa di aver rilevato l’esistenza di 1,9 milioni di cittadini che percepiscono una pensione al di sotto di €500 mensili, senza analizzare se costoro, abbiamo o meno, nel corso della loro vita lavorativa, versato i regolari contributi previdenziali o siano di fatto degli evasori, presenta al governo la proposta di decurtare a titolo di solidarietà la pensione a coloro che  hanno regolarmente versato i contributi previdenziali e le imposte sul reddito e percepiscono una pensione in armonia con i versamenti effettuati. 

Siamo così alla vigilia di un’ulteriore rapina di Stato a carico dei pensionati. Di segno opposto, grazie alla sensibilità di Alfredo Monaco, consigliere regionale del Piemonte di Scelta Civica, per il tramite del Consiglio Regionale, viene presentata una Proposta dilegge al Parlamento, ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione, finalizzata ad abrogare le disposizioni di leggi statali che riconoscono ai cittadini stranieri in possesso di determinati requisiti la possibilità di ottenere l’assegno sociale disciplinato dall’articolo 3, comma 6, della legge 8 agosto 1995, n. 335 (ex pensione sociale, oggi assegno sociale).

“Il tema dell’equità è la ratio, sostiene Monaco: i cittadini italiani, superata la soglia dei 65 anni, hanno partecipato alla vita del paese ed alla sua strutturazione, ma si trovano nella stessa condizione di cittadini stranieri che, per il ricongiungimento familiare, si vedono riconosciuti lo stesso diritto di accesso all’assegno sociale anche se hanno speso gran parte della vita nella costruzione sociale del paese d’origine”.

Sul tema ogni volta che vengono attivati controlli, peraltro costosi, sono rilevate gravi irregolarità.

In Piemonte l’INPS eroga n. 20.764 assegni sociali di cui 18.024 a cittadini italiani e 2.740 a cittadini stranieri (13,2%).

Il totale della spesa lorda in Piemonte è pari a € 125.948.451 suddivisa in € 108.666.881 per cittadini italiani ed € 17.281.570 per i cittadini stranieri (13,8%).

L’articolo 1 della proposta, modificando il comma 19 dell’articolo 80 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001), sopprime il riferimento all’assegno sociale quale prestazione assistenziale fruibile dagli stranieri titolari di carta di soggiorno. Pertanto, per tali soggetti, non sarà più possibile accedere alla sopraindicata prestazione assistenziale.

Con l’articolo 2 della proposta viene inoltre modificata la lettera c) del comma 12 dell’articolo 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), che identifica in termini generali l’insieme delle prestazioni di natura assistenziale che sono riconosciute agli stranieri titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

Con detta modifica si precisa che in tali prestazioni non rientra l’assegno sociale. L’esclusione viene estesa anche ai titolari di permesso di soggiorno per motivi familiari, integrando espressamente il disposto del comma 2 dell’articolo 30 del testo unico.

L’articolo 3 della proposta di legge interviene sulla equiparazione degli stranieri titolari della carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno ai cittadini italiani ai fini della fruizione delle prestazioni, anche economiche, di assistenza sociale, stabilita dall’articolo 39 della legge 6 marzo 1998, n. 40 (Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), prevedendo ulteriormente che a tali soggetti non è corrisposto l’assegno sociale.

Infine, per ragioni di coerenza del sistema, l’articolo 4 della proposta abroga il comma 10 dell’articolo 20 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), che dispone che l’assegno sociale sia corrisposto agli aventi diritto a condizione che abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa, per almeno dieci anni nel territorio nazionale.

Questa importante iniziativa non è stata ancora oggetto di commento o di deprecazione,   da parte della maggioranza consigliare, tutta impegnata per la fatidica udienza sulle firme false che ogni giorno sta lacerando ulteriormente il PD.

 L’unico commento favorevole è stato diffuso da Alessandro Benvenuto, consigliere regionale della Lega Nord. 

"Sosterrò la proposta di legge al Parlamento del collega Alfredo Monaco che vuole abolire l'assegno sociale oggi erogato agli stranieri giunti nel nostro Paese per ricongiungimento familiare, dichiara Benvenuto.”

"Sono pienamente d'accordo - insiste - sul fatto che non sia equo che a stranieri magari arrivati da poco venga riconosciuto lo stesso diritto che spetta ai Cittadini italiani ultrasessantacinquenni".

"I soldi così risparmiati - conclude Benvenuto - potranno essere investiti per i Piemontesi in difficoltà".

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Articolo pubblicato il 09/07/2015