Tre passi da DONNA D'AZIONE

Donne e film action. A lungo questo è stato un binomio poco gradito nella storia del cinema, pur non disdegnando personaggi femminili dal carattere forte e la tempra pari alle loro controparti maschili.

Come non pensare ad esempio ai personaggi interpretati dalla Magnani in "Mamma Roma" o "Nella città l'inferno" o la splendida Sophia Loren in "La ciociara", premiata giustamente (una volta tanto) con l'Oscar come migliore attrice protagonista, nel ruolo di una madre in fuga dalla capitale assieme alla figlia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ma non è di questo tipo di caratteri ciò di cui parliamo oggi. Oggi ci occupiamo di donne in concezione action, personaggi forti nel senso più prettamente "fisico" del termine e perfettamente in grado di prendere a calcioni nel sedere i loro corrispettivi maschili negli stessi ruoli.

Il primo film che ricordo di aver visto in tal senso è "NIKITA", film del 1990 diretto dal grande regista d'azione francese Luc Besson. Se di primo acchito il suo personaggio ci sciocca come semplice tossica all'assalto di una farmacia che non esita a sparare a sangue freddo a un poliziotto, con l'evolversi della trama e la sua "specializzazione" come sicario sponsorizzata dai servizi segreti, il personaggio si rivela anche come insicuro e pieno di una fragilità emotiva e sensuale ovviamente sconosciuta agli uomini action nello stesso genere di film.

Durante la sua carriera Besson tenterà di riproporre questo tipo di personaggio più volte, ad esempio nella bambina (una splendida e giovanissima Natalie Portman) che affianca il sicario in "LEON" o ancora nella guerriera aliena de "IL QUINTO ELEMENTO" (una Milla Jovovich versione rosso fuoco) o infine nel più recente "LUCY", dove Scarlett Johansson sblocca il potenziale del suo cervello a mo' di come faceva Bradley Cooper nel film di qualche anno prima "LIMITLESS", grosso modo sullo stesso argomento ma visto meno in chiave fantascientifica e più thriller.

La giovane Nikita (interpretata dalla bravissima e sottovalutata Anne Parillaud) rimane l'apice raggiunto dal regista in questo senso, facendo convivere l'anima più romantica nella storia d'amore col commesso del supermercato assieme ad alcune scene d'azione da antologia, come la sparatoria in un ristorante con tanto di tuffo al volo in uno scarico per l'immondizia per sfuggire al razzo di un bazooka nemico.

Ovviamente quando parlavo di "primo film" con una donna d'azione non intendevo certo in senso "cronologico", in quanto pochi anni prima (1986) avevamo appena ammirato al cinema Sigourney Weaver in "ALIENS - SCONTRO FINALE", seguito di James Cameron del fantastico ALIEN di Ridley Scott di 7 anni prima. Se il primo indiscusso capolavoro era però più incentrato sul "mostrare/non mostrare" l'alieno che giocava al gatto e il topo con l'equipaggio della sfortunatissima astronave "Nostromo", di fatto essendo quindi un "Horror fantascientifico"... il seguito invece pigia a mille il pedale sul versante action moltiplicando gli alieni per cento e armando la nostra protagonista di un plotone di marines al suo seguito, quasi tutti destinati ovviamente a fare una brutta fine prima della conclusione.

L'aspetto più interessante è l'aspetto materno che assume il carattere del personaggio della Weaver verso una bambina sopravvissuta allo sterminio alieno, in compensazione alla figlia perduta durante i suoi molti anni di "ibernazione" nello spazio, davanti alla cui perdita si arma saldamente di mitragliatrice e lanciafiamme (legati assieme con nastro adesivo) e per salvarla non esita a tuffarsi nel nido della regina aliena, la quale a sua volta vuole proteggere i suoi piccoli trucidi cuccioletti e trasformando così il tutto in un epica "azzuffata tra mamme" a suon di proiettili e robottoni giganti (vedi il finale) con le quali scazzottare in allegria davanti agli inebetiti e quasi inutili personaggi maschili del film.


Altro personaggio protagonista poi di una (non proprio indimenticabile) saga di film horror/fantascientifici è poi Alice, 
la più famosa "ammazza-zombie" del cinema interpretata da Milla Jovovich, nata prima come co-protagonista di una fortunata serie di videogames e poi trasposta sul grande schermo a partire dal primo (il migliore e più riuscito) RESIDENT EVIL, dove tra l'altro oltre alla Jovovich troviamo la solita "maschiaccia" Michelle Rodriguez, nei panni di una agguerritissima soldatessa che aiuta la nostra protagonista a fare piazza pulita di morti viventi all'interno del "Alveare", una struttura top secret dove un virus "resucita-morti" viene rilasciato per errore (o forse no) trasformando la base sotterranea in un covo di affamati e inarrestabili mangiacarne.

Memorabile in tal senso la scena dove la Jovovich si trova faccia a faccia con un branco di cani-zombie, facendoli fuori a suon di calci volanti e proiettili targati "Umbrella 9mm". Un ottimo film diretto dal sempre bravo Paul W. S. Anderson (marito della Jovovich) già autore di altri fantastici horror/action dal puro piglio di film di serie B (a volte molto più riusciti di quelli di presunta seria A) come ad esempio "PUNTO DI NON RITORNO" oppure "DEATH RACE".

Tralasciando poi tutta una serie di film come i vari "Tomb raider" con Angelina Jolie oppure i più adolescenziali (seppur interessanti) "Hunger Games" e "Divergent", tutti con la loro quota rosa di protagoniste d'azione, come non citare poi il tarantiniano "KILL BILL", riuscitissimo mix tra i generi pulp, kung fu, wuxia e spaghetti-western la cui protagonista è una mamma in cerca di vendetta interpretata da Uma Thurman, la quale aveva già accennato al film parlandone con John Travolta in "PULP FICTION" sotto il falso nome del pilot di una serie chiamata "Volpi Forza 5", accennando infatti a tutti i personaggi femminili che saranno interpretati rispettivamente da Daryl Hannah, Lucy Liu, Vivica A. Fox, Julie Dreyfus e ovviamente la stessa Thurman nel ruolo de "La Sposa" protagonista del film. Nel film ripeterà poi, parola per parola come fece a Travolta, di essere "la donna più letale al mondo" a una rivale mandata dai suoi nemici per ucciderla.

Sempre parlando di Tarantino e donne d'azione, impossibile poi non menzionare anche il successivo "A PROVA DI MORTE", dove una allegra e scanzonata compagnia di "ragazze maschiaccio" finisce nel mirino del serial killer motorizzato interpretato da Kurt Russell. Ragazze libere e allegramente volgari dall'aspetto decisamente poco patinato, tra le quali ricordiamo su tutte la tostissima e simpaticissima Zoe Bell, già controfigura in "KILL BILL" per Uma Thurman e controfigura anche nel suo ruolo del film, presa di mira dal pazzo Russell proprio mentre esegue una delle sue folli acrobazie "cavalcando" una Dodge Challenger bianca del 1970, stessa autovettura guidata dal mitico "Kowalski" dello sfrenato film on-the-road Punto Zero, film di culto sull'America libera e la lotta contro il brutale e ignorante stato di polizia stelle e strisce.

Passiamo ora invece ai miei consigli su tre film di recente uscita, tutti a denominatore comune di donne "spaccaculi" come protagoniste.

Salt (2010 - Phillip Noyce)
Molto più riuscito dei suoi precedenti e citati "Tomb Raider", consiglio alla visione questo film che ha come protagonista la bellissima e atleticissima Angelina Jolie, qui nel ruolo di un'agente della CIA che si vede accusata di fare il doppio gioco ed essere un "agente dormiente" al soldo dei sovietici.

Il film è diretto dal bravissimo regista action Phillip Noyce, già autore di "Furia cieca" (con un indimenticabile Rutger Hauer nel ruolo di uno "Zorro cieco" simpaticissimo e micidiale con la sua spada/bastone da passeggio) e i più simili film di azione/spionaggio "GIOCHI DI POTERE" e "SOTTO IL SEGNO DEL PERICOLO", seguiti della saga incentrata sul personaggio di Jack Ryan (preso di peso dal grande "CACCIA A OTTOBRE ROSSO") riproposto poi ancora (senza molto successo) in ulteriori altri 2 seguiti come reboot/remake.

Angelina Jolie interpreta senza controfigura molte delle scene funamboliche di lotta e fuga della protagonista, saltando tra le macchine in corsa in autostrada e sparando e lottando contro i suoi colleghi maschi in un crescendo di scene d'azione che si snodano fino ad arrivare al cuore stesso della Casa Bianca, in un piano organizzato a suon di attentati per sradicare le basi istituzionali degli Stati Uniti fino alla radice.

Un bel film d'azione coi soliti "russi cattivi" in pieno stile Hollywoodiano, ma con scene d'azione più godibili e meno pacchiane dei vari "Fast & furious" o anche gli ultimi 2 penosi capitoli della saga di "Die Hard".

Knockout - Resa dei conti (2011 - Steven Soderbergh)
Dal regista della famosa saga "OCEAN'S ELEVEN", il bravissimo e poliedrico Steven Soderbergh, ecco un altra storia dove vediamo come protagonista la campionessa di arti marziali Gina Carano, tanto bella e brava quanto violentissima nel prendere a calcioni praticamente tutto il cast maschile del film che può vantare nomi come Michael Douglas, Michael Fassbender, Ewan McGregor e Antonio Banderas.

La donna, nel ruolo della mercenaria Mallory Kane, tradita dal suo socio e coinvolta in un assassinio di cui tutti vorrebbero farle fare da capro espiatorio, si ritrova in fuga e alla caccia di chi vorrebbe incastrarla, destreggiandosi a suon di calci tra Agenti della CIA e del controspionaggio spagnolo e dell'MI6.

Il regista ha il solito occhio delicato per la fotografia con un sapiente uso dei colori nelle sue inquadrature, che già abbiamo ammirato in altri suoi film come TRAFFIC o i suddetti film di rapina OCEAN'S ELEVEN / TWELVE / THIRTEEN, riuscendo a dare il giusto ritmo ad una storia tutto sommato già vista e rivista ma comunque riproposta in modo intrigante e abbastanza originale, per non parlare delle fantastiche sequenze di combattimento dove viene fuori il talento del regista rispetto a molti suoi colleghi nel genere, che si limitano al trucchetto "stacco stacco stacco" per taroccare con il montaggio scene d'azione abbastanza loffie... mentre Soderbergh lascia amplio spazio a lunghe scene di combattimento riprese senza frenesia ma lasciando siano le dure nocche della Carano a essere protagoniste... ne sanno qualcosa gli attori che ci hanno avuto a che fare col film e usciti dalla scena a fine ciak con il corpo dolorante e pieno di lividi.

Un film comunque non solo d'azione ma anche con caratteri ben costruiti e resi interessanti da uno stuolo di ottimi attori, tutti al servizio del regista senza troppi protagonismi o esagerazioni nella recitazione o nei dialoghi.

Everly (2014 - Joe Lynch)
Piccola chicca che ho scoperto soltanto qualche settimana addietro, questo è decisamente il film action più "pulp" che io ricordi dai tempi di "KILL BILL" e il successivo "BITCH SLAP - LE SUPERDOTATE" (che ho dimenticato di menzionare ma fate finta che sia nella lista).

Una prostituta "di proprietà" di un pericoloso gangster si ritrova bloccata all'ultimo piano di un grande albergo. La donna vorrebbe uscire "dal giro" ma il suo padrone non è affatto d'accordo e, in un crescendo schizofrenico di momenti action e splatterosissimi combattimenti pulp, manda contro per stanarla tutta una serie di sicari e assassini all'assalto senza tregua della stanza dove si trova prigioniera.

La protagonista è interpretata da Salma Hayek, l'indimenticata "Santanico Pandemonium", la spogliarellista che "svampirizza" Quentin Tarantino nel film cult "Dal tramonto all'alba". La Hayek si dimostra non solo brava nelle scene d'azione ma anche dotata di una certa auto-ironia ed umorismo nero, indispensabili per un film di genere assurdo come questo... dove i sicari spaziano dai più comuni aguzzini armati di pistole e fucili alle assatanate "colleghe" della Hayek, tutte in concorrenza per farle la pelle e riscuotere la taglia... fino ad arrivare ad assurdi samurai masochisti armati di katana e psicopatici assortiti che faranno di tutto perchè la nostra protagonista non arrivi viva ai titoli di coda.

Un bel film di azione e divertimento diretto con goliardia da Joe Lynch, semisconosciuto regista che ricordo solo per il non proprio memorabile "Wrong Turn 2 - Senza via di uscita", ma che in questo film da il meglio di sè tenendo testa ad una storia altamente inverosimile fino all'ultima inquadratura e non disdegnando virtuosismi e momenti più rilassati con dialoghi ampiamente "tarantineggianti" che spezzano le scene dando il giusto ritmo e abbrivio alla storia verso il concitatissimo ed esplosivo epilogo finale.


COME AL SOLITO SONO APERTO A VOSTRI SUGGERIMENTI RIGUARDO IL TEMA "DONNE ACTION"... SE AVETE CONSIGLI (O ANCHE RIMPROVERI) SCRIVETEMI PURE NELLO SPAZIO DISQUS AL DI SOTTO DELL'ARTICOLO. NEL FRATTEMPO SPERO VI GODIATE LA VISIONE DI QUALCUNO DEI FILM DA ME SUGGERITOVI E VI DO APPUNTAMENTO PER LA SETTIMANA PROSSIMA AL PROSSIMO ARTICOLO.

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Articolo pubblicato il 15/11/2015