“Il Mondo alla rovescia”, nelle stampe popolari

La tecnica di invertire il rapporto tra i due elementi del mondo reale (esseri umani, animali, corpi celesti ...), allo scopo di produrre una rappresentazione impossibile, si ritrova in molte civiltà

Esaminiamo un tema classico delle stampe popolari, quello del “Mondo alla rovescia”, sulla base delle considerazioni espresse da Frédéric Maguet nel sito “Histoire par l’image”.

 

Il Mondo alla rovescia

 

La tecnica di invertire il rapporto tra i due elementi del mondo reale (esseri umani, animali, corpi celesti ...), allo scopo di produrre una rappresentazione impossibile, si ritrova in molte civiltà. In Europa, il tema del “Mondo alla rovescia” compare nelle incisioni del XVI secolo e prende ben presto la forma di piccole figure. Questo tema ispirerà molte stampe popolari fino al XIX secolo. Fino ad allora eccezionalmente stabile, questo tema conosce una profonda trasformazione; sparirà completamente verso il 1900.


All’inizio della Restaurazione, l’immagine di Hurez riprende nove figure classiche delle stampe settecentesche. Sei di queste raffigurano scambi di posizione tra l’uomo e gli animali; il classico “Bue che guida l’aratro” (trascinato da due uomini) è in contrappunto agli “Asini in carrozza tirata da uomini” e del “Bue che lavora da macellaio” (altre stampe presentano sullo stesso tema “Il cuoco allo spiedo, le oche lo fanno girare”).


“L’uomo che pesca i galli” e “I pesci volanti” sono due vignette in corrispondenza, perché invertono l’opposizione naturale tra uccelli e pesci; quanto al “Cavallo condotto per la coda, che corre all’indietro” si tratta di un evento raro, che rimanda alle inversioni cosmiche con la suggestione di un movimento retrogrado.


Tutte queste scene presentano situazioni assurde, la cui impossibilità è evidente: nel mondo reale non sono le scimmie che fanno saltare gli uomini attraverso il cerchio.


Sono di tipo intermedio tra le inversioni cosmiche delle primissime immagini (come la prima e l’ultima scena dell’incisione  di Mondhar: “Il globo terrestre rovesciato” da una parte, “Le città tra le nuvole - il sole e la luna sulla terra” dall’altra) e le inversioni sociali che, già presenti nel XVIII secolo (“ La moglie col moschetto, il marito con la conocchia e, per sopramercato, culla il bambino in grembo”) saranno sempre più frequenti nella seconda metà del XIX secolo. Il “Mondo alla rovescia” si legge in profondità a partire dalle certezze comuni sul mondo per diritto, e così, nel 1850, Pellerin raffigura il rapporto tra i sessi (“La moglie fa la guardia e il marito fa la spesa della famiglia”, “Gli uomini fanno la cucina e le donne bevono alla loro salute”) e anche le relazioni sociali (“La padrona serve il pranzo alla serva”, “Lo scolaro mette le orecchie d’asino al suo maestro e lo frusta”). Non si tratta di un programma sovversivo ma di rappresentazioni considerate impossibili come “Il maiale che guida un uomo”.


Le tematiche che illustrano le vignette del “Mondo alla rovescia” mostrano una sorprendente stabilità; tra le possibili inversioni, soltanto una piccola raccolta è regolarmente utilizzata. L’assenza di vignette a tema sociologico nell’immagine di Hurez è un fatto notevole tenendo conto della loro presenza in un certo numero di immagini precedenti.


Il regime politico fondato da Luigi XVIII non era incline a tollerare espressioni troppo dirette di satira sociale, quindi non è sorprendente che i “Mondi alla rovescia” pubblicati in questo periodo preferiscano temi socialmente neutri - almeno in apparenza, perché la lunga frequentazione di queste immagini permette di supporre che queste rappresentazioni di un naturalista assurdo potrebbero suggerire delle interpretazioni meno innocenti.


La fine della monarchia di Luglio, d’altronde, vedrà moltiplicarsi delle espressioni molto più audaci; la padrona che porta il pranzo alla serva appare di misura esente dal sospetto di sovversione grazie alla sua vicinanza con “I pesci che pescano uomini con la lenza”.


 

Fonte: Frédéric MAGUET, « Le monde renversé », Histoire par l’image [en ligne], consulté le 31 Décembre 2016.

URL: http://www.histoire-image.org/etudes/monde-renverse

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Articolo pubblicato il 21/01/2017