Torino. Approvato nella notte il bilancio del Comune

Le opposizioni non partecipano al voto. Ci avviamo verso il pre – dissesto.

Alle prime luci di oggi, giovedì 4 maggio la sindaca e la sua maggioranza hanno approvato il bilancio preventivo del 2017.

Le opposizioni non hanno partecipazioni al voto, motivando la scelta operata.

Riportiamo una sintesi delle dichiarazioni rese dai gruppi consigliari.

Il capogruppo del PD Stefano Lo Russo ha parlato di un bilancio che non sta in piedi né nella sostanza né formalmente con l’iscrizione di somme e di accertamenti falsi, come già questa Giunta fece, ha aggiunto, per il bilancio 2016.

Tra le criticità elencate i debiti verso Infra.To, non iscritti, entrate previste ma non accertate, come i 2.2 MIO relativi all’area ex Westinghouse, con imposte ai massimi storici, con riduzioni di fasce Isee e tagli delle agevolazioni che colpiscono i più bisognosi.

Lo Russo ha concluso annunciando la non partecipazione al voto del suo gruppo e invitando la Sindaca a cambiare politica a chiedere aiuto al governo nazionale ed ha mutare atteggiamento nei confronti delle minoranze, condizione per trovare anche collaborazione da parte del Pd.

Francesco Tresso, consigliere della Lista Civica per Torino,  ha  evidenziato la mancanza di garanzie sulle riserve e prescrizioni formulate dai Revisori dei conti , esprimendo dubbi sulla possibilità di mantenere il pareggio di bilancio senza ulteriore indebitamento. Tresso ha inoltre ribadito le critiche per la dubbia esigibilità di parte delle entrate messe a bilancio, lamentando la mancanza di garanzie sul futuro assestamento di bilancio, i cui oneri, ha pronosticato, ricadranno sui cittadini.

Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati, ha parlato di un bilancio con cui si vogliono affrontare spese con entrate non certe ed in cui non si è andati incontro alle famiglie in difficoltà. Magliano ha denunciato la mancanza di agevolazioni sulla Tari, anche per le associazioni no profit, e il taglio di contributi del 25% alle scuole parificate.

Magliano ha auspicato che quel che non va oggi nel bilancio trovi soluzione nel corso dell’anno per dare risposte a una città fatta di persone che non hanno solo bisogno di una casa e un lavoro ma di un senso e su questo, cioè sul senso di ciò che fa l’amministrazione bisogna interrogarsi e trovare modo di collaborare.

Fabrizio Ricca  capogruppo della Lega Nord ha dichiarato che prevedere una possibile situazione di pre-dissesto, (nell’illustrazione del Bilancio preventivo) significa giocare d’azzardo con la città.

Ha affermato che attenderà di vedere come saranno trasformati questi numeri in cose concrete nel corso dell’anno e si vedrà chi avrà ragione. Resta il fatto – ha concluso Ricca - che intorno a questo Bilancio non c’è stato confronto e spera di poter arrivare al Bilancio di Rendiconto.

Infine Alberto Unia  capogruppo del Movimento 5 Stelle ha esordito ribadendo  che se ci sono stati dei tagli è perché le casse erano vuote. Sono state fatte delle scelte – ha proseguito Unia – e ne assumiamo le responsabilità. Ha poi auspicato che si possano condividere percorsi comuni per il bene della città, evitando inutili scontri.

Con la delibera è stata approvata una mozione di accompagnamento del Movimento 5 stelle che impegna la Sindaca e la Giunta a ristabilire non appena siano individuate nuove risorse fondi e facilitazioni tariffarie in materie assistenziali, sportive, di recupero di nuove risorse, trasporti e agevolazioni tariffarie, cultura e altre missioni dell’amministrazione

Il Consiglio comunale ha infine approvato altre due delibere: Bilancio preventivo finanziario e Documento unico di programmazione 2017-2019 per ITER (Istituzione torinese per l’Educazione Responsabile) e la delibera che riguarda costi, proventi, tariffe e contribuzioni per i servizi pubblici a domanda individuale (case di riposo, asili nido, impianti sportivi, mense, musei, spettacoli), cioè ulteriori aumenti a carico dei cittadini.

Torneremo in argomento per tenere al corrente i nostri lettori sullo scivoloso percorso che la giunta Appendino ha annunciato d’intraprendere con le conseguenze non certo lievi che potranno ricadere sul futuro di Torino.

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 04/05/2017