Frasi e aforismi: LETTERA A UN BAMBINO MAI NATO* Oriana Fallaci.

Solo chi ha pianto molto può apprezzare la vita nelle sue bellezze, e ridere bene. Piangere è facile, ridere è difficile.

Bambino io sto cercando di spiegarti che essere uomo non significa avere una coda davanti, significa essere una persona. E anzitutto a me interessa che tu sia una persona, persona è una parola stupenda, perché non pone limiti a un uomo e una donna, non traccia frontiere tra chi ha la coda e chi non c’è l’ha.

Il cuore e il cervello, non hanno sesso. Nemmeno il comportamento. Se sarai una persona di cuore e di cervello, ricordalo, io non starò certo tra quelli che ti ingiungeranno, di comportarti in un modo o nell’altro in quanto maschio o femmina.

Ti chiederò solo di sfruttare bene il miracolo d’essere nato, e di non cedere mai alla viltà. È una bestia che sta sempre in agguato, la viltà, in nome della prudenza, in nome della convenienza, a volte della saggezza. Non dovrai evitare il rischio, mai, anche se la paura ti frena.

Venire al mondo è già un rischio, quello di pentirsi poi d’esserci venuti.

Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato

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Essere donna è così affascinante.
È un’avventura che richiede un tale coraggio,
una sfida che non annoia mai.

Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato

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Ma il niente è da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente.

Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato

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Una volta nato non ti dovrai scoraggiare, dicevi: neanche a soffrire, neanche a morire. Se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente, e niente è peggiore del niente: il brutto è dover dire di non esserci stato.

Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato

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Forse dovrei raccontarti un mondo di innocenze e gaiezze. Ma sarebbe come attirarti in un inganno, sarebbe come indurti a credere che la vita è un tappeto morbido sul quale si può camminare scalzi, e non una strada di sassi. Sassi contro cui si inciampa, si cade, ci si ferisce.

Sassi contro cui bisogna proteggersi con scarpe di ferro. Ma neanche questo basta perché, mentre proteggi i piedi c’è sempre qualcuno che raccoglie una pietra per tirartela in testa…

Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato

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Articolo pubblicato il 14/08/2017