Torino - "FEU" negli eventi speciali dell’edizione 2018 del Festival ‘CinemAmbiente’

Cortometraggio per dare voce ai boschi distrutti dagli incendi del 2017 in Val di Susa

Come tristemente noto, nel periodo intercorso fra ottobre e novembre 2017, in Val di Susa si sono sviluppati vasti incendi che hanno interessato oltre 28 comuni piemontesi, distruggendo 10.000 ettari di foreste e producendo un vero e proprio disastro ecologico.

R-Eact – un gruppo di studenti del Corso di Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente, della Cultura e del Territorio presso l’Università degli studi di Torino – è il laboratorio di idee dal quale è partito questo progetto. Fra i vari obiettivi di questo gruppo vi è anche quello di rappresentare in chiave artistica le tematiche ambientali, favorendone la divulgazione attraverso un linguaggio non esclusivamente accademico.

Attraverso la realizzazione di questo cortometraggio, Feu (fuoco in piemontese), si è cercato di dare voce all’assordante silenzio che riecheggia in quei boschi.

Sinfonia e movimenti del corpo ripercorrono quel che è accaduto

Feu verrà proiettato fra gli eventi speciali dell’edizione 2018 del Festival ‘CinemAmbiente’ lunedì 4 giugno alle ore 22:15 presso il Cinema Massimo di Torino, con il patrocinio di: Città metropolitana di Torino, Università degli studi di Torino, ISPRA, ARPA Piemonte, Ente di gestione delle aree protette Alpi Cozie, Comune di Mompantero, Corso di Laurea Magistrale in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Lipu – BirdLife Italia.

Questo cortometraggio ha, oltre alla componente ambientale, un grande valore sociale, in quanto per la sua realizzazione è stato creato un vero e proprio network fra varie realtà della città.

Tra i ragazzi di R-EACT coinvolti nella sua realizzazione, importante è stata la dedizione e la passione di (nella foto da sinistra) Francesco Toso, Francesco Sapino, Martina Pavesi, Daniele Giustozzi, Marta Capriotti e Maria Giovanna Lahoz.

I brani son stati eseguiti da alcuni ragazzi del Liceo musicale Cavour sotto la guida di Esa Abrate – ex-studente di questo liceo ed ora del conservatorio – Alfiere della Repubblica come Ambasciatore della musica in Italia. Dopo essere venuto a conoscenza del progetto, Esa si è reso disponibile a comporre di suo pugno la sinfonia che accompagna il cortometraggio: Earth of Fire symphony.

Un esempio della passione e della dedizione di questo ragazzo è rinvenibile nel brano composto per la parte relativa all’incendio: la sua intuizione è stata trasporre dall’alfabeto morse la parola fire, riadattandola alle percussioni.

La regia è stata affidata ad Andrea Bagnasco, studente del DAMS, che si è reso da subito disponibile per la sua realizzazione, mettendo in campo le sue competenze.

Le riprese sono state realizzate da un gruppo di giovani torinesi, esperti piloti di droni nonché videomakers (Gipix), che hanno collaborato con estrema disponibilità e dedizione al progetto.

Realtà, età ed interessi differenti si sono trovati a ragionare e a collaborare insieme per raccontare questa catastrofe.

Quella che oggi è un’emergenza, rischia di diventare la normalità. Affrontare le criticità del nostro futuro significa gestire il presente in maniera consapevole.

L’impatto dei cambiamenti climatici, derivanti dall’attività antropica, impone di agire ora per tutelare un patrimonio che non appartiene solo a noi, ma anche alle generazioni future. 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 03/06/2018