Ultime da Bruxelles - Svizzera e Germania: "Raus" a foreign fighters e guerrieri di Allah
Foto di repertorio (Ladigetto.it)

Confermata la decisione già votata dal Consiglio Nazionale

Il Consiglio degli Stati (camera alta) della più antica democrazia d’Europa, la Svizzera, ha confermato la decisione già votata dal Consiglio Nazionale (camera bassa) con la quale si stabilisce che i terroristi islamici, con passaporto estero, presenti in Svizzera devono sempre e comunque essere espulsi verso i rispettivi Paesi di origine.

 

"Ciò, indipendentemente dal fatto che possano correre il rischio di una condanna a morte o di torture"

 

dice in proposito il Deputato della Lega Salvini Mario Borghezio.

 

In Europa, dove la Germania vuole togliere la cittadinanza ai foreign fighters, si sta evidentemente concretizzando la consapevolezza dell’estrema pericolosità della presenza dei “guerrieri di Allah” all’interno delle comunità.

 

"Lo stillicidio dei fatti di sangue riportabili alla responsabilità di questi criminali, come nel recentissimo caso di Utrech - afferma ancora Borghezio - impone a tutti i Paesi civili, e quindi anche all’Italia, di difendere preventivamente i propri cittadini dal rischio di essere vittime della più sanguinaria forma di terrorismo politico-religioso”.

 

Ritornando sulle "agitazioni di popolo" in Francia, il Parlamentare ha voluto ricordare come i "Gilet Jaunes" (immagine La Stampa.it) debbano restare una rivoluzione civica pacifica sollecitando maggiore attenzione sui "violenti teleguidati".

 

A tale proposito Borghezio, a titolo personale,  ha partecipato al grande convegno di ‘Riposte Laïque’ sui gilets jaunes  dopo i "vergognosi" atti di violenza:

"Concordo con chi, in Francia come in tutta Europa, considera il fenomeno dei gilets jaunes come una delle più importanti novità politiche che impensieriscono i vecchi poteri e non mi stupisce che vi siano infiltrazioni teleguidate di violenti che non rappresentano certamente l’anima di questo importante movimento spontaneo ed autogestito".

Borghezio ha portato al Convegno la solidarietà alla battaglia pacifica di chi vuole far sparire quella ‘linea Maginot’ eretta dalle élites di potere per impedire al popolo di esprimersi e di contare

"ma pacificamente, come deve essere la nuova rivoluzione civica che ridà vero potere e vera democrazia ai nostri popoli!".

 

 

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Articolo pubblicato il 20/03/2019