Romano Canavese (TO) - I Concerti di Dresda

Antiqua inaugura il Corso Internazionale di Musica Antica con un raffinato concerto dedicato a una delle orchestre più famose del XVIII secolo.

In programma sabato 27 luglio alle ore 21.15 nella Chiesa di Santa Marta di Romano Canavese, il concerto inaugurale dei docenti della ventiduesima edizione del Corso Internazionale di Musica Antica organizzato dall’Accademia del Ricercare avrà come filo conduttore gli autori e le opere che hanno contribuito a rendere grande una delle più importanti istituzioni musicali del XVIII secolo, ovvero l’Orchestra di Dresda.

 

Intorno a questa orchestra hanno ruotato alcuni tra i più importanti e prolifici musicisti del Settecento, tra cui Antonio Lotti (1667-1740), Johann David Heinichen (1683-1729), Jan Dismas Zelenka (1679-1745), Johann Adolf Hasse (1699-1783), Johann Joachim Quantz (1697-1773), Johann Georg Pisendel (1688-1755), Francesco Maria Veracini (1690-1768), Antonio Vivaldi (1678-1741), per citarne solo alcuni.

 

L’orchestra, come descritta da Quantz nella sua autobiografia, era un crocevia di musicisti pro­venienti da molteplici nazioni e di grandissimo valore; sempre secondo Quantz, l’orchestra tendeva a elaborare uno stile misto tra quello francese e quello italiano, quest’ultimo sotto la guida di Pisendel, che aveva trascorso un periodo di studio in Italia tra il 1716 e il 1717 a seguito del principe Augusto II.

 

In quella occasione entrò in contatto con Vivaldi, autore che dedicò alcune composizioni, intitolate Concerti per molti instrumenti, proprio alla famosa orchestra tedesca. In generale tutte le composizioni dedicate all’Orchestra di Dresda si caratterizzano per un largo uso di strumenti a fiato, dove prendono posto oltre agli oboi (gli strumenti a fiato più utilizzati nel raddoppio con gli archi), anche coppie di flauti traversieri, coppie di flauti dolci assieme al flauto basso, coppie di corni naturali e coppie di fagotti, con una capacità da parte dei compositori (specialmente Heinichen e Vi­valdi) di lavorare su una tavolozza di colori e timbri molto ricca e variegata.

 

Accanto alle composizioni strumentali, che vedranno coinvolto un vasto organico, ampio spazio verrà dedicato a com­posizioni vocali coeve non solo del Prete Rosso, ma anche del grande Georg Friedrich Händel, che proprio in una visita a Dresda nel 1719 ingaggiò alcuni musicisti per la Royal Academy of Music.

 

IL PROGRAMMA

 

JOHANN DAVID HEINICHEN (1683-1729)

Concerto in sol maggiore per violino, due flauti traversieri e dolci, due oboi, archi e basso continuo

Allegro – Larghetto – Allegro – Entrée – Loure – Tempo di Minuet – Air italienne

 

GEORG FRIEDRICH HÄNDEL (1685-1759)

Make me a clean heart (Chandos Anthem n. 5) per soprano, archi, oboe e basso continuo

 

Cara Sposa

 

JOHANN DAVID HEINICHEN

Concerto per due violini, due flauti dolci, flauto dolce basso, due oboi, due viole da gamba e basso continuo

Andante e Staccato – Vivace – Largo – Vivace – Alternativement

 

ANTONIO VIVALDI (1678-1741)

Canta in prato, introduzione al Dixit RV 623

 

Concerto per due flauti dolci, flauto dolce basso, tre oboi, violino, archi e basso continuo

[Allegro] –Largo –Allegro

 

GLI INTERPRETI

 

Lorenzo Cavasanti, Manuel Staropoli, Luisa Busca, Rubens Küffer, flauto dolce e traversiere

Paolo Faldi, Arianna Zambon, Manuel Staropoli, oboe barocco

Silvia Colli, violino barocco

Elena Saccomandi, viola da braccio

Luca Taccardi, viola da gamba e violoncello barocco

Ugo Nastrucci, liuto, tiorba e chitarra barocca

Alessandro Barbi, clavicembalo

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Articolo pubblicato il 26/07/2019