Effetto Brexit: La Lega primo partito anche in Europa

A beneficiare della Brexit saranno soprattutto le forze di centrodestra. Il Partito Popolare Europeo rafforza la sua posizione di maggioranza relativa aggiungendo cinque deputati ai suoi 182 eletti.

 

I sovranisti di Identità e Democrazia guadagnano 3 seggi e la Lega di Matteo Salvini affianca la Cdu-Csu di Angela Merkel come partito più rappresentato nell’emiciclo. La maggioranza che ha eletto la presidente della Commissione, Ursula Von Der Leyen, sperimenta però un calo complessivo di 6 deputati per i Socialisti e di 11 parlamentari per i liberali di Renew Europe. Ma il conteggio complessivo permetterebbe alle tre forze più numerose di fare a meno – franchi tiratori permettendo – dei voti di Fidesz, il partito del premier ungherese Viktor Orban.

 

Partito che a marzo 2019 è stato sospeso dai Popolari per le preoccupazioni sul mancato rispetto dello stato di diritto e sulla propaganda contro Bruxelles (e contro l’ex presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker). Fidesz non conosce ancora il suo destino e negli ultimi giorni le tensioni interne al Ppe sono tornate ad acuirsi dopo il voto di condanna con cui la plenaria ha sottolineato il deterioramento della situazione sullo stato di diritto in Polonia e Ungheria.

 

Voto a cui hanno contribuito anche la maggior parte dei partiti che compongono il gruppo dei Popolari, con le eccezioni ItaliaFrancia e Spagna: “Non siamo usciti ieri dal Ppe solo perché italiani, francesi e spagnoli hanno votato per noi – ha dichiarato Orban -, ma la situazione non deve rimanere così.


Proprio questo sarà uno degli scogli che dovrà affrontare nei prossimi giorni il nuovo leader dei cristiano-democratici europei, Donald Tusk, eletto anche considerando la sua nazionalità polacca (uno dei paesi di Visegrad).

 

Ilfattoquotidiano.it

 

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Articolo pubblicato il 01/02/2020