Torino - La modernità nei pittori primitivi in Italia

La prospettiva nella pittura del Trecento e Quattrocento, sviluppata in un libro della Einaudi da uno dei maggiori storici dell’arte rinascimentale

L’interessante e bel libro di Daniel Arasse “L’uomo in prospettiva. I primitivi italiani”( foto copertina) viene ripubblicato a quarant’anni  dalla sua uscita dalla casa editrice Einaudi.

L’autore uno degli storici dell’arte francese, specialista del Rinascimento e dell’arte italiana, con questo libro - uno dei primi della sua carriera - analizza i pittori (definiti primitivi) Giotto Masolino, Pinturicchio Paolo Uccello, Masaccio, Antonello da Messina … tutti i principali artisti che operarono in Italia nel Trecento e Quattrocento.

“Nessun ordine cronologico, ma piuttosto un orientamento tematico che mette a frutto i risultati che, nel corso dell’ultima quindicina d’anni, le ricerche specialistiche degli storici dell’arte hanno conseguito riguardo alle condizioni sociali sulle quali si fonda l’esercizio della pittura”.

Il lettore, viene chiamato  ad una riflessione attenta e ragionata, davanti ad ogni tavola riprodotta.  Dalle sue prime ricerche degli anni Settanta del secolo scorso  fino alle più recenti inizio del XXI  secolo - interrotte   per la prematura scomparsa avvenuta nel 2003 - Daniel Arasse nei cinque capitoli del volume, “L’uomo in prospettiva. I primitivi italiani” esanima l’adozione della prospettiva nella raffigurazione degli spazi, quella del corpo umano, la prospettiva della città del luogo, il ruolo importante che l’immagine  doveva avere nella Chiesa cattolica – cristiana.

«La pittura degli anni finali del Quattrocento non è più avanzata di quella di Giotto o di Simone Martini; è soltanto  diversa. Le pagine che seguono vorrebbero, in particolare, farvi percepire la profonda originalità di questo primitivismo italiano, che troppo spesso viene percepito come il balbettio infantile di una coscienza moderna.

In gioco c’è molto di più: quelli che le immagini del Trecento e del Quattrocento trasmettono, infatti, sono degli ipotetici modelli a partire dai quali sarebbe possibile una comprensione del mondo naturale e anche un’organizzazione del mondo sociale; ma quelle immagini trasmettono anche gli interrogativi che inevitabilmente sorgono di fronte ai rivolgimenti che una rifondazione di quella portata globale per forza implicherebbe.

È tra queste due polarità che si gioca il primitivismo dei pittori italiani».

Un libro che parla non solo agli specialisti  o a chi conosce l’arte.

Daniele Arasse  è stato uno dei più importanti storici dell’arte degli ultimi decenni.  Direttore dell’Istituto francese di Firenze dal 1982 al 1989 e direttore di ricerca presso l’École de hautes études en sciences sociales di Parigi. Per la casa editrice Einaudi ha pubblicato “L’ambizione di Vermer”, “Non si vede niente” e “Storie di pitture”.

Scrive nella presentazione l’autore:

”Ho cercato di mettere in luce alcune delle condizioni in base alle quali queste vicende storiche si sono verificate e hanno potuto verificarsi , e che in parte spigano il loro sviluppo. Mi è sembrato  – continua Daniel Arasse – utile tentare di ricostruire ciò che gli uomini del XIV e XV secolo cercavano attraverso le immagini;di qui l’importanza particolare che ho attribuito alla dimensione religiosa, a quella politica e a quella culturale, vale a dire, in fin dei conti, alle dimensioni dell’immaginario, le cui tracce si sono d’altronde conservate nei testi e nei comportamenti”. 

Descrizione Foto

Foto apertura sovracoperta del libro,  Antonello da Messina,  particolare “San Sebastiano

Foto 1 Giotto “Enrico degli Scrovegni offre la cappella alla Vergine” affresco particolare degli Giudizio Universale       (foto Pinterest)

Foto 2 Pinturicchio “Gesù tra i dottori, affresco  ( foto wikipedia)

Foto 3 Antoniazzo Romano “Annunciazione “       ( foto Wikipedia)

Foto 4 Sandro Botticelli “Pala di San Barnaba        ( foto Wikipedia)

Foto 5 Luca Signorelli “La resurrezione della carne” (foto Wiki)

Foto 6 Carlo Crivelli “Pietà”                                            ( fotoWikipedia)

Foto 7 Ercole de’ Roberti  “pala di santa Maria in Porto  ( foto Wikipedia)

“L’uomo in prospettiva. I primitivi italiani”, di Daniel Aresse, traduzione di Luca bianco, 307 pp. copertina cartonato  148  ill. col., Einaudi  2019, € 85.00 

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Articolo pubblicato il 18/03/2020