Coronavirus in Piemonte. Non lasciamo soli gli infermieri Si stabilizzano decessi e contagi. Le previsioni di Paolo Vineis. Da giugno, la cura con il plasma

AGGIORNAMENTO DEL 13 MAGGIO: Le riaperture dopo il monitoraggio giornaliero ed il confronto con il governo. Il dato nazionale

Ieri si è celebrata la “Giornata dell’Infermiera/e”. Mai come in questo momento il ringraziamento delle gente è volto a coloro che rischiando la vita e, molte volte privi di mezzi protettivi, hanno prestato e prestano la loro opera accanto ai malati più gravi, con abnegazione.

Anche il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, si è associato al ricordo. “In un momento di emergenza sanitaria come quello attuale cogliamo, con ancor più chiarezza il valore del lavoro svolto da infermieri e infermiere che stanno assistendo i malati con spirito di sacrificio e coraggio; sono la linfa vitale di tutto il sistema salute. A loro va il più sentito ringraziamento per la dedizione e la passione con cui stanno affrontando la situazione, che va spesso ben oltre i doveri professionali”.

“L’impegno delle istituzioni, ha concluso Stefano Allasia, oggi più che mai, deve essere quello di non lasciare soli gli infermieri e il personale sanitario in generale, nel loro delicato quanto insostituibile compito, tutelando la loro salute e assicurando le condizioni affinché possano svolgere la loro attività in sicurezza”.

Nel corso di una videoconferenza l’epidemiologo Paolo Vineis ha dichiarato che “in generale il Piemonte e Torino stanno andando bene, anche rispetto ad altre Regioni italiane. L’indice R0 è sotto 0,5”.

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 9.003 (+272 rispetto a ieri): 635 (+0) in provincia di Alessandria, 380(+16) in provincia di Asti, 472(+18) in provincia di Biella, 958(+9) in provincia di Cuneo, 806(+33)in provincia di Novara, 4.771(+46) in provincia di Torino, 401(+11) in provincia di Vercelli, 499(+38) nel Verbano-Cusio-Ossola, 81(+1) provenienti da altre regioni.

 

Altri 3.274 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo. Sono notizie che continuano ad attestare la costanza prevalenza dei guariti od in via di guarigione.

 

Sono 28  ( 5 in meno rispetto a lunedì)i decessi di persone positive al test del Covid-19, di cui 4 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di Crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

 

Il totale è ora di 3.428 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 602 Alessandria, 204 Asti, 167 Biella, 300 Cuneo, 295 Novara, 1.536 Torino, 171 Vercelli, 120 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

Sono 28.889 (+113 rispetto a ieri), ma decrescenti, le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.744 in provincia di Alessandria, 1.690 in provincia di Asti, 1.016 in provincia di Biella, 2.649 in provincia di Cuneo, 2.494 in provincia di Novara, 14.631 in provincia di Torino, 1.205 in provincia di Vercelli, 1.097 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 109 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 136 (+1 rispetto a ieri, mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 1.900 (-121 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.148.

 

I tamponi diagnostici finora processati sono 218.071, di cui 120.333 risultati negativi.

L’azienda ospedaliera universitaria Città della Salute di Torino sta predisponendo il proprio protocollo di ricerca sull’efficacia del plasma nella cura dei pazienti Covid-19 con grave insufficienza respiratoria. Come annunciato nella videoconferenza per fare il punto sull’epidemia con l’assessore Luigi Icardi, la ricerca dei donatori è in corso e la raccolta del plasma dovrebbe cominciare il 1° giugno. La Città della Salute di Torino sarà capofila di un progetto al quale parteciperanno tutti i servizi trasfusionali e le aziende sanitarie del Piemonte esclusa Novara, che ha già aderito al protocollo di Pavia.

Sarà paragonato l’uso di plasma iperimmune con l’uso di plasma che non lo è a fronte di una tripla somministrazione ogni 48 ore. La ricerca si protrarrà per 18 mesi, esaminando la sopravvivenza a 30 giorni. I donatori saranno selezionati fra coloro che hanno sviluppato una elevata concentrazione di anticorpi contro il Covid-19.

Ferruccio Fazio, a capo della task force per la Fase2, ha affermato che “il monitoraggio giornaliero sul Coronavirus è un passo avanti importante che ci consente di valutare le aperture o la possibilità di eventuali nuove chiusure se si verificasse la ripresa dei contagi in alcune zone”. Un'eventuale ripresa dei contagi sarà condizionata da tre fattori: distanziamento sociale, uso di mascherine e tracciatura dei contatti stretti.

Il presidente Alberto Cirio e gli assessori valuteranno il calendario delle prossime riaperture delle attività economiche dopo il confronto con il Ministero della Salute che avverrà nei prossimi giorni alla luce dei dati del monitoraggio in corso..

Il dato nazionale

I pazienti guariti dal Covid 19 in Italia sono 109.039, con un incremento di 2.452 rispetto a ieri.
Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Lunedì l'incremento era stato di 1.401. Le vittime per coronavirus sono salite a 30.911, con un incremento di 172 in un giorno (lunedì l'aumento dei morti era stato di 179). Dopo giorni in calo, torna invece a crescere l'incremento dei contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti. Attualmente sono 221.216, con un incremento rispetto a lunedì di 1.402, quando  l'aumento era stato di 744.

Nell'aumento vanno però considerati 419 casi della Lombardia che, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, "ha comunicato che si tratta di casi riferiti alle settimane precedenti e non alle ultime 24 ore". Sono 81.266 i malati di coronavirus in Italia, in calo rispetto a ieri di 1.222.
Continuano infine a diminuire i ricoverati in terapia intensiva: sono 952 i pazienti, 47 in meno rispetto a lunedì.
 

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Articolo pubblicato il 13/05/2020