Alcune brevi considerazioni sull'inquinamento ambientale

I danni che provoca all'organismo e la volontà vera di combatterlo per risolvere il problema

cinaVi sono molte forme  di inquinamento, ma quelle che hanno il maggior impatto per noi sono l'inquinamento dell'aria e dell'acqua. L'inquinamento atmosferico da cui siamo letteralmente tormentati in questi giorni, derivante dall'immissione nell'ambiente di differenti materiali di scarto ha effetti negativi per l'ecosistema in cui viviamo.

La causa principale dell'inquinamento ambientale dipende dalle attività industriali, dai fumi, dalle sostanze tossiche rilasciate dalle industrie che vengono immesse nell'aria che respiriamo e nei cibi che ingeriamo.  Sono tutti elementi dipendenti dalla presenza dell'uomo di cui abbiamo piena coscienza; sappiamo che le conseguenze saranno oltremodo gravi, se non verrà attuato  un cambio di rotta nelle nostre abitudini quotidiane. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, sotto forma di riscaldamento globale, mari contaminati, aumento dei casi di malattie polmonari e molto altro ancora.

ingorgQuando si bruciano combustibili fossili, di cui sembrerebbe non si possa più fare a meno, vengono rilasciati nell'atmosfera ogni giorno una altissima varietà di prodotti chimici dannosi all'organismo. Le sostanze tossiche  che inaliamo senza interruzione determinano un tremendo impatto sulla nostra salute, come dimostrano i dati sull'incremento delle malattie dell'apparato polmonare. 

Tali manifestazioni di solito dipendono dal  tempo di esposizione, nonché dal tipo e dalla concentrazione di sostanze chimiche e particelle esposte Gli effetti a breve termine includono irritazione agli occhi, naso e gola, e le infezioni delle vie respiratorie superiori, come la bronchite e polmonite. Altri includono mal di testa, nausea e reazioni allergiche.

L'inquinamento atmosferico a breve termine può aggravare le condizioni mediche di individui con asma ed enfisema. Gli effetti sulla salute a lungo termine possono essere costituiti da malattie croniche respiratorie, cancro ai polmoni, malattie cardiache, e anche danni al cervello, nervi, fegato o reni. La continua esposizione all'inquinamento atmosferico colpisce i polmoni dei bambini che crescono e può aggravare rapidamente o complicare le condizioni di salute negli anziani.

uselMa non solo l'aria viene ad essere inquinata dalla nostra eccessiva immissione nell'atmosfera di sostanze tossiche. Molte di queste finiscono nei fiumi, nei mari e nei laghi  determinando un grave inquinamento idrico, altrettanto pericoloso. Al pari dell'aria che respiriamo, l'acqua è vitale per la nostra sopravvivenza. Abbiamo bisogno di acqua pulita da bere, per irrigare i nostri raccolti e per mantenere pulito l'ambiente in cui si trova a vivere la fauna marina, di cui in gran parte ci cibiamo.

L'acqua è una risorsa preziosa che può essere facilmente inquinata e la contaminazione viene trasferita ai nostri organismi, con grave danno per la  nostra salute. Le acque inquinate da sostanze chimiche come metalli pesanti, piombo, mercurio, pesticidi e idrocarburi possono causare malattie ormonali e problemi riproduttivi, danni al sistema nervoso, al fegato e ai reni fino a essere causa di insorgenza di neoplasie, per citarne solo alcune. Essere esposti al mercurio provoca il morbo di Parkinson, malattie cardiache, può favorire  l'Alzheimer fino ad essere causa di morte.

Sono trascorsi decenni da quando siamo divenuti tutti consapevoli che il nostro pianeta è assimilabile ad una navicella spaziale in cui le risorse sono limitate. Terminate quelle, alterato l'ambiente in cui gli occupanti sono costretti loro malgrado a vivere non rimangono, come è facilmente intuibile, alternative  alla sopravvivenza.

Viviamo in un ecosistema in cui una singola azione potenzialmente può causare gravi danni. Ma sappiamo anche che una singola azione positiva può essere vantaggiosa per molti. I nostri errori hanno  inquinato l'ambiente in cui viviamo; stiamo cercando di correre ai ripari, ma quanto si sta facendo, talvolta, offre l'immagine di provvedimenti solo palliativi. E' necessario cominciare a pensare seriamente di studiare in quale modo ci possiamo liberare dall'eccessivo consumo degli idrocarburi.

Il modo esiste, e non si tratta di ipotesi campate in aria o fantascienza, è realtà. Sta diventando obbligatorio pensare di attrezzare le città verso un maggior utilizzo dell'elettricità autoprodotta. Pannelli solari e pale eoliche possono permettere un apporto energetico capace di abbattere in maniera considerevole l'utilizzo degli idrocarburi, con grande rispetto dell'ambiente. Siccome un tale cambiamento richiede tempi lunghi, sarebbe ora di cominciare a pensare come organizzare le indispensabili modifiche, pianificandone uno studio serio gestito da esperti del settore.

In questi giorni, invece,  si parla di riduzione del traffico cittadino, ritornano il provvedimento delle targhe alterne e le fasce orarie in cui è proibito circolare. Provvedimenti già sperimentati che non sembrano portare grandi risultati, anche se vengono mostrate statistiche che vorrebbero dimostrare il contrario. In realtà è ormai obbligatorio prevedere cambiamenti a lungo termine. E' certo che dovremo modificare molto delle nostre abitudini, ci piaccia o no. 

Sembra surreale che le pubblicità del mercato dell'auto  continuino a mostrare al pubblicotesla car autovetture capaci di prestazioni mirabolanti, dotate di motori molto potenti, capaci di velocità assai elevate, ma che costringono ad un utilizzo esagerato di carburante. Non si tengono in gran conto le vetture elettriche, eppure queste  sono ormai una realtà, ma non si sente mai parlare di uno sforzo teso ad una graduale sostituzione delle auto a benzina con quelle a propulsione alternativa. Le percorrenze di cui sono capaci permettono una notevole autonomia e le prestazioni sono pari alle vetture di fascia medio-alta. Oggi questa tipologia di vettura è ancora cara, ma i loro prezzi verrebbero abbattuti, e di molto, con una adeguata immissione nel mercato di un gran numero di queste, dalla realizzazione di impianti urbani ed extra urbani di ricarica che consentirebbero  anche lunghe percorrenze.

Prova ne è la fabbrica di auto Tesla, che dispone di molti modelli con autonomia compresa fra i 400 e i 550 km ed Elon Musk, chairman e CEO della Tesla autovetture, continua a ripetere che le sue vetture sono care perchè ne vengono acquistate poche. Nonostante questo non esita a piazzare le sue colonnine di ricarica nelle principali città nell'ottica di riuscire ad incrementare un modello di automobile capace di abbattere una delle maggiori fonti di inquinamento urbano. 

Per chi ha il potere di decidere sarebbe sufficiente cominciare; si noterebbe la reale volontà di cambiare qualcosa in questo sistema malato, che si sta rapidamente deteriorando. Ma il solo pensare di far pagare il bollo a quelle poche autovetture elettriche che pochi hanno acquistato nell'ottica di non inquinare , attratti dal risparmio promesso degli incentivi regionali, dimostra la poca lungimiranza e la scarsa  volontà da parte dei nostri politici che, pur avendo ritirato il provvedimento in seguito alle critiche ricevute, hanno reso palese sia la loro scarsa sensibilità che la reale volontà e la poca lungimiranza nell'affrontare, in maniera ferma e decisa, un grave problema che riguarda non solo la vita dei cittadini che amministrano, ma anche la loro e dei loro familiari.

teslaNicolas Tesla fin dagli anni 20 del secolo scorso sosteneva, inascoltato e deriso, la possibilità di ottenere una notevole quantità di energia che avrebbe permesso all'umanità di muoversi senza inquinare, a costi praticamente nulli.  Purtroppo i metodi da lui indicati, come è ovvio,non avrebbero prodotto reddito. Il mercato della compra-vendita dell'energia, come lo conosciamo oggi, forse, non sarebbe mai esistito.

A noi, del suo lavoro e del suo impegno, non restano che i disegni dei suoi irrealizzati progetti e l'espressione sgomenta con cui ci osserva negli ultimi giorni della sua vita. Il suo è lo sguardo attonito e triste di chi è posto  di fronte alla visione  del mondo che avremmo dovuto saper progettare e da cui invece, soggiogati da potenze economiche apparentemente invincibili, se non cambiamo le nostre abitudini, verremo soffocati.

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Articolo pubblicato il 28/12/2015