L'angolo della satira del Prof. Giancarlo Pavetto: nel giardino zoologico del governo renziano

Un grande bestiario

LA VOLPE. Angelino Alfano è una vera volpe. Come statista internazionale è forse superiore al suo premier Matteo Renzi. E’ riuscito a fare con il ministro degli interni austriaco un accordo che è stato celebrato da giornali e telegiornali Rai e Mediaset.

L’Austria rinuncerà a costruire un “muro” anti immigrati. L’Italia in cambio dovrà tenersi tutti gli immigrati.

 

 

 IL COCCODRILLO. E’ impersonato dal ministro renziano Enrico Costa, detto il “figlio di”, che, dopo avere votato con tutti gli alfanoidi la legge del partito democratico sulle unioni civili, piange, come un coccodrillo dopo il pasto, perché si è accorto che la legge Cirinnà non riguarda solo le unioni tra omosessuali, ma apre di straforo anche la porta alle adozioni ed all’utero in affitto, nella interpretazione disinvolta di alcuni giudici.

  

 

Dal nido del  CUCOLO, abitato dalla ministra Lorenzin, incaricata di gestire la sanità nazionale, è partito un uovo che ha raggiunto un altro nido dove lei si attendeva fosse covato. Era il nido del pappagallo toscano, che è andato in bestia quando ha scoperto che l’uovo della sua ministra conteneva la promessa di raddoppiare il bonus bebè. Il grande pappagallo pretende che tutti gli annunci preelettorali, dalla riduzione delle tasse, alle regalie degli 80 euro, al bonus bebè ecc., partano solo dal suo nido.

 

LA GAZZA LADRA o PICA PICA. E’ noto che questo uccello ha un debole per le cose che luccicano. Un debole di questo genere lo ha avuto anche la ministra Roberta Pinotti, che, dopo una visita in Kuwait per un contratto, ha negato di avere ricevuto in regalo un prezioso Rolex da 40 mila euro ed anche altri due Rolex destinati alle figlie. Messa alle strette, ha confessato, solo dopo qualche giorno, che i Rolex c’erano davvero, li ha ricevuti e che li destinerà in beneficienza.

Il povero Maurizio Lupi, per il regalo di un Rolex al figlio, era stato costretto da Renzi a dimettersi da ministro.

 

 Il CAGNETTO ringhioso. E’ il ruolo interpretato dal ministro degli esteri Paolo Gentiloni nei confronti dello stato egiziano. Ha abbaiato per mesi, a causa della morte di un ricercatore italiano che agiva al servizio di movimenti inglesi, davanti al cancello di un cortile abitato da un grosso e feroce rottweiler. Dopo un po’ il mastino ha perso la pazienza ed ha aperto il cancello. Ma anziché aggredire il  petulante cagnetto, ha fatto fuoriuscire dal cortile migliaia e migliaia di individui esotici, li ha caricati su ogni genere di imbarcazioni e li ha spediti nel paese del ministro Gentiloni .

Che ora non abbaia più.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 23/05/2016