Castello di Miradolo (TO). Mercatino di Natale

In casa della Contessa Sofia, una tre giorni per prepararsi alle prossime festività

A partire da Venerdì 8 Dicembre e sino a Domenica 10 Dicembre, nella fascia oraria dalle 10:00 alle 18:30, la superba serra neogotica del Castello di Miradolo vestirà i più gai paramenti festivi, ospitando per l’occasione il tradizionale Mercatino di Natale. L’evento, possibile grazie all’ormai quasi decennale impegno della Fondazione Cosso, si inserisce nell’alveo della mostra Quando la Musica diventa Scultura, dedicata al multiforme ingegno dell’artista Fausto Melotti (1901-1986).

Egli, scienziato per quanto attiene alla formazione accademica, fu pittore, scultore e ceramista di straordinaria maestria, nonché scrittore, pianista e intimo conoscitore di Musica.

Le oltre 80 opere esposte, distribuite in ben 14 sale, spaziano infatti dai dipinti (realizzati per lo più con tecniche miste su carta oppure su pannelli in gesso) alle eteree sculture in ottone e acciaio, passando per le pregevolissime ceramiche che concorsero, nel secondo dopoguerra, ad accrescere la notorietà del loro poliedrico autore. In merito a quest’ultimo filone creativo, Melotti conseguì infatti numerosi e prestigiosi riconoscimenti, fra i quali il Gran Premio della Triennale e le Medaglie d’oro di Praga e Monaco di Baviera.

L’esposizione di Miradolo, a cura di Francesco Poli e di Paolo Repetto, presenta poi una sezione ad hoc, denominata Assonanze, in cui le opere dell’artista di Rovereto (ivi nacque infatti Melotti) vengono fatte plasticamente dialogare con quelle di alcuni celeberrimi autori che seppero influenzarne il percorso creativo (Fortunato Depero, Giorgio de Chirico, Paul Klee, Vassili Kandinsky, Joan Mirò e Lucio Fontana in primis).

Incardinata sul principio per cui l’evanescente forma della Musica (egualmente ripartita in suoni e silenzi) intride e avvolge la sostanziale fisicità delle Arti visive (frutto dell’alternanza di pieni e di vuoti, di concavi e di convessi), la mostra consta altresì dell’inedito progetto artistico Avant-dernière pensèe, curato da Roberto Galimberti. Attraverso opportune installazioni sonore e luminose, il visitatore viene carezzevolmente condotto in un universo esteriore e interiore permeato di estrema leggerezza e levità. Qui il tessuto spazio-temporale delle opere scaturisce, dunque, dalla reciproca deformazione fra la loro volumetria e le diafane architetture armoniche e ritmiche in cui sono avvolte.

Una sezione speciale della mostra, intitolata Da un metro in giù, è infine dedicata al pubblico più in erbe. Pareti tattili, quadri luminosi e pavimenti su cui sono disegnate scacchiere e personaggi fantastici favoriscono una percezione plurisensoriale delle opere esposte, passibili quindi di essere indagate da una prospettiva - sia fisica sia di approccio - congrua, appunto, con il metro dei piccoli visitatori, nei quali è insita una curiosità scevra da pregiudizi.

Chiusa la doverosa digressione sulla mostra, si può dunque ritornare all’evento in calendario a Miradolo per il fine settimana. Nel corso del Mercatino di Natale, sarà possibile acquistare fiori e piante di stagione, fra cui Stelle di Natale, Ellebori e Amaryllis. All’interno della serra neogotica, peraltro oggetto di una recente campagna di restauro, interverranno anche svariati artigiani e operatori sociali del territorio, testimoni di toccanti storie di solidarietà e amicizia. Essi promuoveranno le loro creazioni, illustrando al contempo al pubblico le iniziative benefiche che attorno a esse gravitano.

Del resto, i progetti di filantropia e di mecenatismo non sono affatto nuovi alle sale di Miradolo. Il Castello infatti, sorto fra Seicento e Settecento come residenza di campagna (cassina) della famiglia dei Macello (divenuti poi i Marchesi Massel di Caresana), in seguito alle nozze di Teresa Massel con il conte Luigi passò, nel 1866, ai Cacherano di Bricherasio, i quali appunto si distinsero per l’impegno profuso in attività benefiche.

In occasione del predetto matrimonio, la villa rustica (o “cascinotto di campagna”, così come attestato in alcuni scritti risalenti giustappunto al XVII e XVIII secolo) fu oggetto di un’importante rivisitazione architettonica, con l’inserzione dei tipici stilemi di ispirazione neogotica che gli valsero la promozione al rango di Castello. Risale proprio a quell’epoca la costruzione della serra.

Orientata lungo la facciata Sud-Ovest dell’edificio, essa si articola in una serie di eleganti arcate a sesto acuto, capaci di far sapientemente filtrare il lucore esterno, magnificando così l’impianto ponderato e armonico che caratterizza l’intero Castello.

All’uopo, il calibrato mélange di tratti rettilinei e curvi precipuo del Gotico, raffinato e rigoroso al contempo, potrebbe suggerire una nuova digressione musicale. L’arte dei suoni è infatti simultaneamente Linea e Curva (come peraltro testimoniato dalla stessa grafia delle note), Scienza ed Emozione, Sostanza e Forma o, per usare un binomio mutuato dal lessico platonico, Lògos e Mythos.

Nondimeno la Musica è in grado di ricondurre tale dicotomia a un ordine superiore, reminiscente della concezione pitagorica in cui anche credenze, passioni e slanci (donde l’analogia con la verticistica architettura gotica) vengono reinterpretate nell’ottica di una costruzione più matematica, sobria e intelligibile della realtà. In proposito, nell’ambito di una prolusione redatta nel 1973, Fausto Melotti stesso sottolineò come “la Musica mi ha richiamato, disciplinando con le sue leggi, distrazioni e divagazioni in un discorso equilibrato”…

Dall’unione di Teresa e Luigi nacquero Sofia ed Emanuele, destinati a divenire personaggi di spicco della nobiltà sabauda di inizio secolo. Emanuele, scomparso poi prematuramente a soli trentacinque anni d’età, si distinse come tenente presso l’Accademia Militare di Modena, oltre a figurare fra gli intraprendenti soci fondatori di ACI e FIAT.

D’altra parte, l’atto costitutivo della nascente industria automobilistica venne sottoscritto proprio presso Palazzo Bricherasio, la residenza torinese della famiglia di Emanuele, in data 11 Luglio 1899. La brillante Contessa Sofia fu invece pittrice e allieva di Lorenzo Delleani, il quale spesso venne da lei ospitato nel Castello di Miradolo, trasformatosi nel frattempo in un vero e proprio cenacolo artistico.

L’evento ivi in programma dall’8 al 10 Dicembre conoscerà altresì una nutrita offerta di specialità dolciarie, prodotte dall’Antica Pasticceria Castino, nella cui storica sede pinerolese era solita recarsi giustappunto la Contessa, desiderosa di acquistare leccornie in previsione delle imminenti festività natalizie. Il pubblico dei gourmets potrà dunque deliziarsi con panettoni, biscotti e cioccolata calda.

Durante il fine settimana sarà inoltre possibile addentrarsi nell’ameno parco che cinge la dimora, alla scoperta delle molteplici meraviglie botaniche che lo popolano, rese fulgenti dalle mutevoli colorazioni dell’autunno. Chi desiderasse intraprendere una visita più consapevole del parco, attenta alle specificità delle varie specie arboree presenti, potrà richiedere in biglietteria l’audio racconto stagionale.

A latere della mostra su Fausto Melotti (visitabile sino al prossimo 11 Febbraio 2018), gli eventi natalizi proseguiranno in data 25 e 26 Dicembre alle ore 21:15, quando nelle sale del Castello si udranno echeggiare le note del Concerto di Natale, dedicato all’opera Metamorphosis di Philip Glass. Per l’occasione, il curatore Roberto Galimberti ne proporrà una versione rivisitata: il pianoforte, abbandonato il ruolo di solista, verrà infatti affiancato da violino e violoncello.

L’auspicio variamente perseguito degli organizzatori della mostra è dunque quello di riuscire a stimolare, attraverso l’Arte, lo spirito critico del visitatore, nonché il gusto per il Bello e per il Positivo.

Lo stesso Melotti sottolineò peraltro come lo sforzo dell’artista consista tutto “nell’insegnare il piccolo eroismo di pensare con il proprio cervello”. Tuttavia, il contemporaneo svolgersi del Mercatino di Natale può forse offrire l’abbrivio per una seconda e più leggera chiave di lettura.

Siamo infatti in autunno inoltrato, quasi alle soglie dell’inverno. All’imbocco della Val Chisone fa freddo: “già tutta l’aria imbruna, torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre giù da colli e da’ tetti, al biancheggiar della recente luna”. Le famiglie si apprestano a organizzare il fine settimana: ebbene, il festoso evento di Miradolo offre loro senza dubbio la possibilità di trascorrere un giorno “pien di speme e di gioia”, prima che “al travaglio usato” ciascuno faccia ritorno.

Sara Garino

 

 

Di seguito, viene riportato un breve vademecum di informazioni utili.

 

Fausto Melotti. Quando la Musica diventa Scultura
11 Novembre 2017 – 11 Febbraio 2018

Fondazione Cosso – Castello di Miradolo
Via Cardonata 2
10060 – San Secondo di Pinerolo (TO)
Tel. 0121 / 50.27.61

Orari
Venerdì, 14:00 – 18:30
Sabato, Domenica e Lunedì, 10:00 – 18:30
Tutti i giorni possibilità di visita su prenotazione

Costi
Intero: 10 euro
Ridotto per gruppi e convenzionati: 8 euro
Ridotto bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni: 5 euro
Gratuito per i bambini fino a 6 anni e per i possessori dell’Abbonamento Musei
Tariffe speciali per famiglie e visitatori del parco

 

Mercatino di Natale
8 -10 Dicembre 2017

Orari
Venerdì, Sabato e Domenica, 10:00 – 18:30

Costi
Compresi nel biglietto di ingresso alla mostra o al parco

Indirizzo mail
info@fondazionecosso.it

Sito Internet
www.fondazionecosso.it

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Articolo pubblicato il 06/12/2017