Maciste, che poetico burattino!

Debutto torinese della compagnia di burattini catanese Le Calze Braghe

Domenica pomeriggio, 17 dicembre, Maciste ha debuttato alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani di Corso Galileo Ferraris 266 a Torino.

Lo spettacolo di burattini è stato prodotto dall’Associazione culturale La Poltrona Rossa di Catania e portato in scena dalla compagnia teatrale Le Calze Braghe. Diretto e interpretato dalla frizzante Ivana Parisi assieme ai bravissimi Marcella Giammusso e Paolo Parisi nella parte di Maciste, al secolo Gioacchino Marletta, che a Torino tutti conoscono come Maurizio, il Maciste di Porta Pila.

Maciste il Re di Porta Palazzo, questo il titolo dello spettacolo, è tratto dal libro dello scrittore torinese Andrea Biscàro, Il Maciste di Porta Pila – Storia di immigrati e del “Re” Maurizio (Neos Edizioni, 2013).

Liberamente tratto, dovremmo dire…

Una accezione che potrebbe indurre un pensiero, quasi fosse un automatismo: allora è “diverso” dal libro! La risposta è “no”. Intimamente no…

Ivana Parisi ha saputo infatti cogliere l’essenza del libro di Andrea Biscàro e tradurla, trasportarla – con grazia, poesia, simpatia e dinamicità – nell’universo dei burattini. Per meglio dire, nello spazio e nel tempo della curiosità, dello stupore, della magia che i bambini presenti hanno saputo cogliere, interagendo con lo spettacolo e con la mattatrice, Ivana Parisi, davvero brava anche nell’opera di contenimento dell’esuberanza dei piccoli spettatori!

«La trama – scrive Claudia Fachinetti, responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Associazione La Poltrona Rossa – racconta dei coniugi Calì e della loro figlia Zagarina che, nella speranza di migliorare le proprie condizioni di vita, lasciano il loro paesino siciliano e arrivano nella capitale piemontese con il “treno del sole”. Anche qui, però, non è facile mettere insieme il pranzo con la cena, così la ragazza decide di fare la sua parte e tutte le mattine, prima di andare a scuola, si reca al mercato di Porta Palazzo per guadagnare qualcosa facendo piccoli lavoretti tra le bancarelle della frutta».

In tale contesto, la figura di Maciste rappresenta un ponte tra la realtà abbandonata (Catania, dove originariamente si esibiva) e quella raggiunta, Torino, dove Maciste dà spettacolo la domenica mattina al mercato di Porta Palazzo.

«Più sollevi e più libero sei!» urla al mondo Maciste, sollevando la pesante pietra, che nella traduzione teatrale ricorda vagamente un’incudine, dove si batte il metallo, simbolo della fatica, del lavoro. In realtà, lui diceva: «Più sollevi più uomo sei!», ma la variazione apportata trasmette egregiamente quel senso di libertà che provava – e trasmetteva – l’ultimo grande artista di strada della tradizione portapalatina.

Il pubblico ha risposto con grande entusiasmo: numeroso e divertito!

Alcune gag hanno divertito sia grandi che piccini, come il simpatico draghetto che spuntava fuori ogniqualvolta veniva pronunciato il nome traghetto, riferendosi al traghetto che collegava e collega Messina con Villa San Giovanni.

È doveroso sottolineare il fascino prodotto dalla coreografia tutta.

Infatti, sottolinea Claudia Fachinetti, «particolare significato in questo spettacolo è assunto dalle scenografie che sono state realizzate in collaborazione con le ragazze e i ragazzi detenuti rispettivamente nell’Istituto Penale per Minorenni di Pontremoli (MS) e nell’Istituto Penale per Minorenni Bicocca di Catania. Proprio in queste strutture, infatti, La Poltrona Rossa svolge laboratori artistici anche al fine di sperimentare le professioni dello spettacolo come possibilità di reinserimento lavorativo».

Maciste il Re di Porta Palazzo è ora tornato nella sua Catania e da lì proseguirà il suo percorso teatrale. Ci auguriamo che si creino le condizioni favorevoli per un ritorno nella nostra città, che negli ultimi anni ha iniziato a tributare a Maciste il ricordo storico che merita.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/12/2017