«La storia dello sci a Pragelato e nelle Valli», a Pragelato (Torino)

La mostra documenta il vissuto degli sciatori, pionieri e contemporanei, agonisti e turisti, ma anche l'evoluzione tecnica della disciplina, la passione che ha animato e anima atleti e "sciatori della domenica"

Fonte: Ufficio Stampa Città metropolitana di Torino.

 

Da giovedì 26 dicembre a martedì 21 gennaio a Pragelato (TO), per iniziativa del Comune e della Fondazione Giuseppe Guiot Bourg, sarà visitabile la mostra “La storia dello sci a Pragelato e nelle Valli”, curata dal MUSEP - il Museo Civico Etnografico del Pinerolese - e dal Centro Arti e Tradizioni Popolari.

La mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, documenta il vissuto degli sciatori, pionieri e contemporanei, agonisti e turisti, ma anche l’evoluzione tecnica della disciplina, la passione che ha animato e anima atleti e “sciatori della domenica”.

Si potranno ammirare le immagini delle tante generazioni di appassionati che si sono avvicendate sulle nevi della Val Chisone e dell’Alta Valle di Susa, le fotografie dei primi impianti di risalita, del paesaggio di cui diventarono parte integrante e dell’equipaggiamento degli sciatori d’antan.

Dai bianchi e neri dello sci pionieristico si arriva senza soluzione di continuità alle immagini a colori, soprattutto a quelle che documentano una Pragelato sulla ribalta mondiale dello sci nordico in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006, quando il Re Harald V salì in Val Chisone a fare il tifo per i fondisti, i saltatori e i combinatisti nordici norvegesi mentre gli italiani si esaltavano per le imprese di Pietro Piller Cottrer, Giorgio Di Centa, Fulvio Valbusa e Christian Zorzi.

Le immagini poste su pannelli, le vecchie cartoline, le fotografie color seppia, gli articoli, i documenti, gli oggetti e gli articoli sportivi, i memorabilia delle Olimpiadi provengono dal MUSEP, da collezioni private e dalle case dei pragelatesi.

L’esposizione allestita negli spazi dell’Ufficio del Turismo verrà inaugurata giovedì 26 dicembre alle 17, con la partecipazione delle autorità locali e sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18.

 

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Articolo pubblicato il 23/12/2019