Il Comitato Olimpico Internazionale contro la Federazione Russa

Discutibile parteggiamento del mondo dello sport per l'Ucraina.

Il 06 febbraio 2023 eravamo a scrivere un articolo dal titolo: “Biden punta ad escludere Russia e Bielorussia dalle Olimpiadi di Parigi 2024” ed ancora una volta eravamo stati profetici.

E’ notizia di queste ore che il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha diramato un comunicato ufficiale in cui dice che “La decisione unilaterale presa dal Comitato Olimpico Russo il 5 ottobre 2023 di includere, tra i suoi membri, le organizzazioni sportive regionali che sono sotto l’autorità del Comitato Olimpico Nazionale dell’Ucraina (vale a dire Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia) costituisce una violazione della Carta Olimpica perché viola l’integrità territoriale del Comitato Olimpico dell’Ucraina, come riconosciuto dal CIO in conformità con la Carta Olimpica”.

A diramare questo comunicato ostile alle trattative diplomatiche di pace il portavoce del CIO, Mark Adams, presente alla riunione del Comitato Esecutivo tenutasi a Mumbai.

Con questo atto unilaterale assunto dal CIO “il Comitato Olimpico Russo è sospeso con effetto immediato fino a nuovo avviso; non ha più il diritto di operare come Comitato Olimpico Nazionale, come definito dalla Carta Olimpica, e non può ricevere alcun finanziamento dal Movimento Olimpico”.

Che anche il mondo dello sport si accanisca in questo modo contro Vladimir Putin e la Federazione Russa è quantomeno singolare, specie se si considera che tutti parlano di necessari sforzi per la pace.

Gli atleti di nazionalità russa che volessero, dunque, prender parte alle Olimpiadi di Parigi 2024 lo potranno fare solo in qualità di “neutrali”, ossia senza bandiera russa e senza inno nazionale.

E, anche in questo caso, “il CIO si riserva il diritto di decidere in merito alla partecipazione di singoli atleti neutrali con passaporto russo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e ai Giochi Olimpici Invernali di Milano—Cortina 2026 al momento opportuno”.

Tutto ciò ha dell’incredibile dal momento che – in tal modo – si usa lo sport per fare politica, per discriminare le persone di nazionalità russa e per aumentare le tensioni geopolitiche già forti di per sé.

Dietro tutto questo, ovviamente, c’è il mainstream dei filo-Zelensky che soffiano con pertinacia sui tizzoni ardenti affinché non abbiano a spegnersi le tensioni che hanno alimentato l’insorgere dell’operazione militare speciale.

Torneremo senz’altro sulla vicenda.

 

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 18/10/2023