Ritorsioni e diserzioni: la Polizia Municipale di Roma sotto accusa

A capodanno l'ennesimo episodio che mina la credibilità del corpo di polizia cittadino.

 

La Polizia Municipale di Roma torna sulle prime pagine dei giornali, da cui era assente ormai da diverso tempo. La colpa della guardia cittadina, tra le più discusse sul suolo italico per l'infinità di episodi poco edificanti di cui si è resa protagonista, ha stavolta del tragicomico. Il teatro è quello della notte di capodanno: 900 agenti vengono scelti tra i “disponibili” per il servizio nella notte, probabilmente la ricorrenza più impegnativa dell'anno per l'ordine pubblico cittadino. Di questi, tuttavia, se ne presentano solo 165, il 16,5%. Per tutti gli altri la scusa addotta è stata la malattia, occorsa sfortunosamente la mattina del 31.

 

L'episodio scandaloso, tuttavia, ha radici più antiche: non si tratterebbe pertanto di una strategia malandrina per poter passare la notte a festeggiare, ma di una “ritorsione” di alcuni -tanti- a seguito del braccio di ferro degli agenti contro la riorganizzazione dei contratti. Poco importa: il Comandante del corpo, Raffaele Clemente, ha dovuto ricorrere alle procedure di reperibilità in caso di urgenza, per assicurarsi quindi il totale di 470 unità divise in due turni, con un onere economico molto alto per le casse comunali. In sostanza, il Municipio è riuscito all'ultimo momento a tamponare una situazione che avrebbe potuto rivelarsi molto pericolosa, malgrado abbia dovuto farlo con la metà degli agenti e il doppio del costo.

 

LE REAZIONI sono furiose da tutti i lati. Il primo degli arrabbiati è proprio il comandante Raffaele Clemente: “Hanno messo a repentaglio la sicurezza della città”. Proprio Clemente pare fosse uno dei bersagli della “bravata”, avendo questi predisposto il piano di rotazione degli incarichi per fronteggiare i fenomeni di corruzione, misura, a quanto pare, mal digerita dagli agenti. Dopo aver ringraziato gli agenti che invece hanno deciso di prestare servizio, il Comandante ha promesso che “sarà rigorosamente ricostruita l’intera vicenda a favore dell’autorità giudiziaria o di garanzia”. L'Autorità Garante per gli Scioperi “aprirà un procedimento di valutazione” sull'accaduto, sottolineando la possibile esistenza di “un nesso causale tra la mobilitazione dei sindacati” e i certificati per malattia. Anche il Governo non ci sta: il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, prospetta degli “accertamenti sulle violazioni e un sollecito sulle azioni disciplinari”, per “premiare le eccellenze che ci sono e punire gli irresponsabili”. Anche il Premier è intervenuto sull'argomento, con una frase dai toni più miti ma dal contenuto minaccioso: “Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano "per malattia" il 31dic. Ecco perché nel 2015 cambiamo regole pubblico impiego #Buon2015”.

 

Purtroppo per i cittadini romani, l'ammutinamento degli agenti municipali non è stato il solo. I macchinisti Atac, responsabili delle corse della metropolitana, hanno anch'essi disertato in massa: solo sette di questi hanno dato la disponibilità per coprire i turni delle corse notturne del metrò, con conseguenti ritardi biblici per i treni sotterranei. Guido Improta, Assessore ai trasporti di Roma, è stato perentorio: “Nessun alibi”. Quindi l'intento di “sradicare una mentalità lontana dalla logica di servizio che deve caratterizzare chi lavora in un’azienda municipalizzata”.

 

Nella giornata di ieri, per chiudere il ciclo, i sindacati hanno detto la loro in merito all'episodio di capodanno, commentato con “sconcerto e imbarazzo”. Ma la motivazione di fondo addotta, appare se possibile ancora più sconcertante: la colpa della diserzione sarebbe “la disaffezione delle persone per le politiche dell’amministrazione e del comando”. Dopo la velata minaccia di un “annus horribilis” prospettato per il 2015, viene ribadita l'intenzione di un'agitazione sindacale per il derby Roma-Lazio, previsto per l'11 gennaio; un'occasione, a Roma, delle più temibili. Dopo la figuraccia di capodanno, i sindacati della Polizia Municipale non sembrano avere intenzione di recuperare un po' di quella responsabilità richiesta ad un corpo delle Forze dell'Ordine.

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Articolo pubblicato il 03/01/2015