La legge del karma armonico sistema per regolare l’esistenza.

Siamo abituati ad essere fatalisti fin dalla prima adolescenza. Il concetto di karma è oramai entrato a far parte del lessico comune, ma essenzialmente tale termine quasi per tutti gli uomini rappresenta un qualcosa di negativo, di punitivo, di coercitivo e di prigionia.

Questo succede perché essenzialmente l’essere umano si crede in possesso del libero arbitrio e che quindi sia lui a decidere le sorti del proprio destino. In realtà tutti gli uomini nascono ciechi spiritualmente e la legge del karma in effetti è la manifestazione dell’immenso amore della divinità verso le proprie creature.

Ovviamente tutti temiamo le svolte impreviste del fato, poiché il più delle volte sono drammatiche e traumatiche per la nostra psiche. Ma dato che ogni nostro movimento, pensiero e desiderio creano soltanto caos e disarmonia, proprio la legge del karma ci protegge da una autodistruzione certa, visto che ragioniamo e pensiamo solo per il nostro bene, non per quello dell’economia generale delle cose.

Il karma così mai è e mai sarà punitivo. Possiamo definirlo come la legge di compensazione che va a ristabilire l’armonia nell’apparato sociale umano, la dove ad ogni istante si creano fratture proprio per il comportamento disordinato dell’uomo.

Sembra infatti che le grandi lezioni della vita che devono portare la coscienza umana alla maturazione, soltanto attraverso il dolore e le dure  esperienze l’uomo riesca a metabolizzarle.

In fondo siamo una razza altamente civilizzata, ma dalle caratteristiche genetiche primitive, tribali, una razza superiore di animali intelligenti che usano malissimo le possibilità del proprio intelletto.

Per tale motivo è stata voluta dall’immensa divinità la legge del karma: per preservare l’uomo da se stesso, mettendolo in riga ogni qualvolta devia  dalla legge dell’Amore universale che sottostà alla stessa legge del karma.

Solo l’amore regna nell’universo, la legge della simpatia e della condivisione e dato che normalmente l’essere umano non è più in contatto con questa caratteristica di base dell’universo, la legge del karma regolamenta lo svolgersi dei fatti sotto il sole.

Dobbiamo quindi accettare il nostro karma, non sfuggirlo come sovente facciamo, se no la nostra già complicata esistenza diventa un dedalo sempre più fitto di problemi, dato che ai problemi karmici schivati e non risolti, si sommano altrettanti debiti karmici che vanno ad appesantire il fardello che già giornalmente portiamo.

Impegniamoci quindi a perdonare i nostri debitori affinché  i nostri debiti siano perdonati, solo in tal modo evangelico potremo alleggerire il nostro peso karmico ed avvicinarci all’armonia della legge d’Amore che regola ogni cosa nell’universo.

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Articolo pubblicato il 24/05/2017