Torino, misure di sicurezza speciali per i fuochi di San Giovanni

Per la festa del patrono della città rigide misure di sicurezza già adottate per la visita di Papa Francesco

I festeggiamenti per San Giovanni quest'anno saranno più rigidi rispetto agli anni scorsi. Un pò per il pericolo di atti terroristici e un pò per cercare di rpevenire possibili incidenti come quelli occorsi lo scorso 3 giugno in Piazza San Carlo durante la finale di Champions.

Imponente anche il dispiegamento di forze, che vedrà impegnati steward dell'associazione Carabinieri, della Protezione Civile e degli Alpini. Il tutto per garantire il corretto svolgimento di quella che è una delle ricorrenze più sentite in città.

Il tutto è stato deciso nel corso della scorsa riunione del comitato ordine e sicurezza pubblica, che sta vagliando anche procedure simili da adottare in occasione di prossimi eventi in città, tra cui il Gay Pride e concerti dei cantanti Tiziano Ferro ed Ariana Grande.

Il vicario Sergio Molino spiega le misure di sicurezza che verranno adottate: "Verranno adottate le misure di sicurezza già adottate con successo durante la visita in città di Papa Francesco. La piazza verrà suddivisa in porzioni per permettere un più facile accesso ai mezzi di soccorso in caso di necessità e un corretto utilizzo dei percorsi di emergenza.

Verranno anche realizzati dei varchi di accesso e gli addetti alla sicurezza presenti sul posto verranno dotati di metal detector per un controllo più uniforme e preciso della situazione-

La zona in questione è assai grande e comprende i Murazzi, Piazza Cairoli e la Gran Madre. Per avere sotto controllo una situazione di così grande affollamento di pubblico, gli organizzatori impiegheranno dei contapersone" continua Molino.

"Quando la piazza avrà raggiunto il numero massimo consentito, l'accesso verrà chiuso. Medesimo provvedimento sarà adottato anche in Via Po e sul lato della Gran Madre".

Il tutto nell'ottica di salvaguardia della sicurrezza e per scongiurare il ripetersi degli incidenti di piazza San Carlo. Tra la minaccia terroristica e la prevenzione di incidenti di grande portata come avvenuto in piazza San Carlo i controlli si fanno quindi più serrati. Ma a quando la seria limitazione della libertà personale per la costante paura di una possibile catastrofe imminente?

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Articolo pubblicato il 17/06/2017