Torino, il numero unico di emergenza 112 finisce sotto inchiesta

La procura di Torino ha aperto un fascicolo in seguito all'esposto del sindacato dei vigili del fuoco

Il NUE, il Numero Unico di Emergenza, finisce nel mirino dei pm di Torino. Il tutto è stato originato da un'esposto effettuato dalla sigla sindacale piemontese dei vigili del fuoco, i quali hanno voluto porre l'attenzione degli inquirenti circa numerose criticità oggettive nel gestire il flusso delle chiamate di emergenza.

Più dettagliatamente, nell'esposto si fa presente come ci siano numerosi ritardi nella gestione delle chiamate di emergenza al momento di girarle ai soccorritori da parte dei call center che, ricordiamo, sono ubicati in tre uffici a Grugliasco, Saluzzo e Aosta.

In questa estate rovente, dove gli episodi di piromania sono stati numerosi, non sono mancati anche episodi legati ad una cattiva gestione delle chiamate di emergenza come nel recente caso del bimbo annegato in un torrente nell'Alessandrino.

L'indagine è stata affidata al procuratore aggiunto Patrizia Caputo dal procuratore capo Armando Spataro e anche se al momento non ci sono nè indagati e nè le basi per avanzare l'ipotesi di reato, si sta cercando di fare chiarezza sulla vicenda raccontata dagli operatori dei professionisti del soccorso.

Come afferma Pietro Di Lorenzo, del sindacato di polizia SIAP, " Il numero unico è una soluzione fondamentale, ma deve essere gestito da un personale specializzato previa formazione. Se il progetto si limita ad essere solamente un altro centralino, la bontà dell'operazione perde del suo reale significato. Bisogna poter creare un sistema che sia in grado di inviare direttamente i soccorsi".

Sono almeno una decina i casi posti all'attenzione dei pm, i quali stanno valutando eventuali responsabilità per ogni singolo episodio. Tutte le forze dell'ordine sono cocorde nel segnalare le numerose falle all'interno di un servizio che può e deve essere decisamente più efficente.

Nel corso della prossima settimana potrebbe giungere anche un esposto a firma del NURSIND, sindacato degli infermieri: come spiega infatti Stefano Agostinis, referente sindacale del 118, "Sono diverse settimane che ci giungono delle localizzazioni errate provenienti dal 112, le quali fanno inviare i soccorsi in località completamente differenti rispetto a quelle in cui c'è la vera emergenza. Sono ormai centinaia e stiamo valutando se portarle in procura".

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Articolo pubblicato il 12/08/2017