Torino, l'incontrollata proliferazione dei corvi invade la città

La numerosa presenza dei corvidi nel centro abitato rischia di essere una seria minaccia alla sicurezza dei cittadini

Il disagio arriva dall'alto e ha un lungo becco acuminato e un piumaggio nero. No, non stiamo parlando della trama di un film di Alfred Hitchcock, ma bensì di un fenomeno che ultimamente si sta manifestando in città.

La presenza dei corvi nei cieli cittadini non è certo una novità, ma negli ultimi anni si è palesata sempre con maggiore vigore, fino a preoccupare non poco i torinesi.

Al di la del connotato folkloristico che si è dato al volatile nel corso dei secoli, attualmente la questione sta destando non poche preoccupazioni tra i cittadini che devono avere a che fare con le intemperanze di questi dispettosi volatili.

Mentre negli anni scorsi li si poteva avvistare soltanto nel periodo estivo, attualmente li si può scorgere durante tutto il corso dell'anno, indipendentemente dalla stagione in corso.

Ciò è dettato da diversi fattori, primo fra tutti l'aumento delle temperature nella stagione estiva. Le temperature da record registrate quest'anno nel centro abitato ha fatto si che lo scenario urbano potesse diventare un nuovo facile habitat da colonizzare per diversi stormi di corvi.

E tutta questa faccenda ha portato diversi grattacapi. Infatti non sono mancati episodi nei quali i corvidi hanno creato non pochi disagi, minando la sicurezza dei cittadini. Grazie alla forma del loro becco acuminato riescono ad aprire senza particolari difficoltà i cassonetti dell'immondizia, rovistandoci dentro in cerca di cibo.

In alcuni casi si sono appollaiati sul tettuccio di alcune autovetture, impendendo al proprietario di poter utilizzare la sua macchina e vedendoli costretti a chiamare le autorità competenti affinchè potessero intervenire per risolvere il problema.

In altre situazioni invece sono planati su balconi e terrazzi, rovinando tutto quello che trovavano a tiro, ivi comprese piante e  fiori.

Voci di corridoio vogliono anche che la massiccia presenza di corvi, attualmente incontrollata e dunque assai pericolosa, sia stata voluta dalla precedente giunta comunale per cercare di attenuare la proliferazione dei colombi.

Versione attendibile o meno, resta il vero problema (l'ennesimo) con i quali i cittadini sono costretti a convivere, nella speranza che non si registrino episodi di attacchi ai danni dell'uomo da parte di questi rapaci volatili.

Animale particolarmente vendicativo, il corvo è anche responsabile di danni a campi e coltivazioni, che ha spinto nel 2012 la Regione Piemonte a rimborsare circa trecentoquaranta aziende colpite dalle intemperanze dei corvidi.

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Articolo pubblicato il 22/08/2017