Torino, scattano le misure anti terrorismo

Dopo i fatti di Barcellona, la città blinda il centro con fioriere e barriere in cemento contro ipotetici attacchi terroristici

Il terrore è dietro l'angolo. Negli ultimi anni la conclamata vulnerabilità nei sistemi di sicurezza del Vecchio Continente ha fatto si che la tranquillità di tutti i giorni lasciasse spazio ad un senso di inadeguatezza quotidiana di fronte ad una minaccia imprevedibile e mutaforma come quella del terrorismo.

In seguito ai fatti di Nizza e a quelli più recenti di Barcellona, nonchè quelli generati dalla psicosi collettiva di Piazza San Carlo, anche Torino deve considerare ed attuare le disposizioni della circolare del Viminale che prevede l'adozione di una serie di misure cautelative per prevenire ipotetici attacchi terroristici nei centri storici delle grandi città.

Ecco quindi che cinquanta fioriere in granito verranno distribuite lungo l'asse di via Garibaldi, via Lagrange, una parte di piazza Castello e piazza Carignano nonchè le zone astanti alle stazioni ferroviarie e quella di fronte al Museo Egizio. E' prevista anche l'installazione di New Jersey, delle strutture mobili in cemento atte a bloccare l'accesso laddove vengono posizionate.

Ma questo piano di messa in sicurezza delle vie del centro cittadino non è fatto alla cieca: infatti, come spiega l'assessore alla Polizia Urbana Roberto Finardi, "gli ostacoli non verranno installati e posizionati a caso. L'intenzione è quella di proteggere le principali arterie del centro cittadino, ma al contempo di agevolare l'accesso alle suddette zone ai mezzi di soccorso e a quelli delle forze dell'ordine.

L'imprevidibilità dell'origine di un possibile attacco terroristico fa si che i modi e gli scenari siano molteplici, ma Torino deve essere attrezzata per poter far fronte ad un'eventualità che, purtroppo, tanto remota non è".

Le dispozioni anti terrorismo contenute nella circolare del Viminale cambia anche i tipi di controlli in occasioni di grandi eventi in seguito all'attacco di Manchester, dove al concerto della cantante Ariana Grande ci furono ventidue morti.

Una prima fase sperimentale di tale provvedimento si è già visto in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni, anche in seguito ai tragici fatti di Piazza San Carlo. Verranno quindi introdotti metal detector in grado di fare una sorta di radiografia dei contenuti di borse e zainetti, in grado di individuare la sagoma dei contenuti e facilitare il ritrovamento di armi o oggetti ritenuti potenzialmente pericolosi.

Tutto questo porterà inevitabilmente ad un concetto di privacy decisamente più allentato rispetto a quello a cui eravamo abituato negli anni passati. In conclusione, Finardi afferma che " è un periodo particolare, pieno di eventi a cui la gente parteciperà in massa. Per tale motivo, per la sicurezza dei cittadini, verranno dispiegati numerosi agenti anche in borghese e laddove ritenuto necessario anche l'impiego di dissuasori mobili".

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Articolo pubblicato il 25/08/2017