Cagliari Calcio vs Torino Fc 0-4

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: poker dei granata al Sardegna Arena, nel segno di Ljajic

Per me il Toro è la speranza in un mondo migliore”.

Ciao Emiliano, grazie di tutto. Che la terra ti sia lieve.

 

Al di là delle polemiche sulla sviolinata di Cairo, della mancata celebrazione da parte degli attuali giocatori, della mancata presenza alla camera ardente, del mancato necrologio, e chi più ne ha più ne metta; mi permetto di fare un invito all’imprenditore di Masio (Al).

In questi giorni sono girati in rete parecchi video relativi al Toro (quello vero) di Mondonico:  li guardi con attenzione, signor Presidente del Torino Fc, soprattutto quello relativo alla semifinale di Coppa UEFA contro il Real Madrid. Lei ha ancora un’occasione, forse l’ultima, per capire cosa significhi davvero essere del Toro.

Mediti e ne faccia tesoro: lei ha per le mani un potenziale enorme, ed è l’unico a non volersene accorgere.

 

“Toro”, quello vero, che proprio il 31 Marzo 1993, otteneva la qualificazione alla finale di Coppa Italia, grazie al rocambolesco doppio pareggio contro i gobbi.

Corsi e ricorsi. Nostalgia e rabbia.

 

Torniamo al presente: la partita di oggi, non significa assolutamente nulla, è soltanto la decima tappa di avvicinamento all’agognata fine di questa fallimentare stagione.

 

Walter “Basta una vittoria per sbloccarci” Mazzarri, oggi schiera (3-5-2): Sirigu; Nkoulou, Burdisso, Moretti; De Silvestri, Acquah, Rincon, Baselli, Ansaldi; Falque, Belotti.

Quindi calcio spettacolo, con sette difensori, una punta e mezza, Barreca e Ljajic in panchina.

 

Primo tempo all’insegna del poco o nulla, da entrambe le parti, ma nonostante sembri di essere tornati ai tempi del Vate genovese, si registrano tre clamorose occasioni da rete.

Le prime due all’inizio del match, ma Baselli (inguardabile) e Deiola sbagliano i tap-in a botta sicura; poi Sirigu, alla mezz’ora, sfiora con la punta delle dita il tiro di Padoin e, con l’aiuto del palo, nega il vantaggio ai sardi.

Difesa distratta, soprattutto N’Koulou, centrocampo che non propone, Belotti non riceve un pallone giocabile e Iago senza posizione. Allegria.

 

Proprio il giocatore camerunense non rientra dagli spogliatoi e lascia il posto a Bonifazi, all’esordio assoluto in maglia granata.

Dopo otto minuti entra Ljajic al posto di Acquah e sul Sardegna Arena si scatena un acquazzone.

Sarà un caso?

Il Torino FC si dispone con un 3-4-1-2 più offensivo rispetto al primo tempo.

Al quindicesimo i granata passano in vantaggio: cross di Ansaldi, sul pallone si avventa Belotti che colpisce il palo e sulla ribattuta Iago (decimo goal stagionale) insacca.

Grande momento per il Torino che raddoppia dopo quattro minuti: grande spunto di Iago che serve di precisione Ljajic, tiro di prima, all’altezza del dischetto del rigore e rete.

Terzo cambio alla mezz’ora: Obi al posto di Iago e si torna al 3-5-2 puro.

3-0 al ’33: Ansaldi, grande azione, recupera un pallone sull’out che sembrava perso, vince un paio di contrasti ed insacca dal limite dell’area.

Poker al ’40: la tecnologia assegna la rete a Obi, che completa con la marcatura una azione corale in area rossoblu.

 

Insomma, il Cagliari si è spento dopo il raddoppio, ma la partita odierna sottolinea un aspetto fondamentale, semmai ce ne fosse stato bisogno: il Torino non può prescindere da Ljajic.

Il giocatore serbo deve giocare. Punto.

Ora spetta a Mazzarri, impostare la squadra con il 3-4-1-2 fin dall’inizio; nulla vieta di coprirsi durante il match, ma la fantasia e la classe di Ljajic sono fondamentali per sbloccare le partite.

 

Oggi l’ingresso del giocatore serbo ha trasformato la squadra ed ha permesso ai granata di espugnare lo stadio isolano per il terzo anno consecutivo.

Se le parole contano qualcosa, quel “basta una vittoria per sbloccarci”, non può prescindere, ripeto, da Ljajic.

Tra l’altro, ottimo esordio di Bonifazi, gran partita di Ansaldi e rinascita di Baselli nella ripresa.

Il “Gallo” non ha segnato, ma è un dettaglio.


MI permetto di dedicare la vittoria a Emiliano Mondonico, mi auguro lo facciano anche i giocatori e la società.

Buona Pasqua granata a tutti.

                               

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 31/03/2018