Come un moderno Odisseo

Il viaggio mitopittorico di Lorenzo Maria Bottari a cura di Antonio Miredi


Un calendario, con immagini che affiorano dall’acqua, dal profondo e figure che si fondono con le onde: come non pensare alle sirene? Come non desiderare queste magie da scoprire mese dopo mese? Come non apprezzare i richiami letterari avvicinati a ogni dipinto? Come non recarsi davanti alla vetrina della libreria Psiche di via Madama Cristina per “sbirciarle” mentre fanno bella mostra di sé? C.M.

Nel ripercorrere i luoghi, le figure, i protagonisti della scenaartistica, in particolare mediterranea, il viaggio mitopittorico di Lorenzo Maria Bottari è quello di un moderno Odisseo, senza la nostalgia di un Nostos, sapendo
come Kavafis che Itaca non è una meta finale ma il bel viaggio che arricchisce e che rinnova.
L’Itaca è la Palermo delle origini, della mitica Sicilia in cui l’artista si è impregnato della panica istintuale forza magmatica di Renato Guttuso, facendola propria con una cifra ancora più selvaggia e debordante nel colore e nelle forme

In una mappa mediterranea, pronta a toccare le sponde di Puglia, Calabria, fin sulle coste liguri, in cui la presenza del Maestro Wifredo Lam, familiare a Picasso e Mirò, si è rivelata preziosa lezione per passare dalla tavolozza degli accesi colori all’artigianale laboratorio della ceramica di Platino.

E al centro di questa mappa, la Campania Felix, e il suo variopinto magnifico golfo, già miticamente cantato da Omero e dove la traiettoria delle sirene, creature allo stesso modo celesti e marine hanno trovato riposo, entro  l’azzurrina corona di un arcipelago tra i più stupefacenti...

Lungo questa mappa e il suo viaggio Ibrahim Kodra quivi dalla frenetica metropoli milanese ha scelto il suo aristocratico ozio estivo, di mondanità e cultura; un richiamo anche irresistibile per Lorenzo Maria Bottari che con il Maestro albanese ha avuto un lungo sodalizio d’arte e amicizia.

Le sirene, si diceva, eterne creature esperte di metamorfosi, maestre di ogni seduzione di conoscenza e desiderio. Seduzione senza la quale il canto della poesia e della pittura resterebbe effimero, come a dire muto.

Antonio Miredi

 

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Articolo pubblicato il 17/12/2023