Una tragedia italiana dimenticata

Su Storia in Rete un dossier sulle “marocchinate”

Oggi si parla molto di stupri e personaggi altisonanti vengono trascinati in tribunale e gettati nella polvere. Ma per quelli commessi in Italia dalle truppe coloniali francesi durante la Seconda Guerra Mondiale non c’è ancora giustizia. Finalmente, dopo 75 anni, nei mesi scorsi la procura militare ha aperto un’inchiesta.

Delle reali dimensioni storiche del fenomeno, del suo inquadramento e delle responsabilità parla, sul nuovo numero di Storia in Rete, Pierluigi Romeo di Colloredo in un lungo e documentato articolo, che probabilmente non piacerà oltralpe…

Alla questione delle marocchinate in Ciociaria, si aggiungono poi quelle commesse ovunque i goumiers abbiano messo piede: dalla Sicilia alla Toscana, fino all’isola d’Elba. E poi i casi familiari, in un’Italia in cui essere violentata era ancora una vergogna per la vittima, che poteva anche finire sepolta viva in un manicomio pur essendo sanissima.

La rivista di Fabio Andriola analizza poi le leggi razziali a ottant’anni dalla loro promulgazione e quindi apre un capitolo su due lati oscuri del Risorgimento: il mistero della morte di Ippolito Nievo, scomparso nel naufragio della “Ercole” con tutte le carte amministrative sulla Spedizione dei Mille, e la figura dell’ammiraglio Persano, il gran sconfitto di Lissa che pochi anni prima fu la longa manus di Cavour nel vasto piano di corruzione delle forze armate borboniche.

E ancora, l’epopea di Ernesto Cabruna, il “carabiniere volante” che durante la Grande Guerra attaccò da solo contro undici aerei austroungarici.

Annibale sulle Alpi: da dove passò l’enorme esercito (con tanto di elefanti) del condottiero cartaginese?

Filippo II di Spagna, un re pacifico costretto a far guerra su tutti i fronti. L’eccidio dei Romanov: un nuovo libro di Luciano Garibaldi fa il punto sulla strage della famiglia imperiale russa.

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Articolo pubblicato il 19/10/2018