La Vecchiaia raccontata attraverso un ciclo di pitture dell’inizio Novecento

Angelo Morbelli ricordato a cento anni dalla morte con una mostra a Ca’ Pesaro di Venezia e un libro

L’esposizione allestita alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro curata da Giovanna Ginex (storica dell’arte) con la direzione scientifica di Gabriella Belli hanno riunito il ciclo pittorico del “Poema della Vecchiaia” di Angelo Morbelli, grazie  anche al rientro, in Italia dopo oltre un secolo del dipinto “Vecchie calzette”. Il 16 marzo ricorre il centenario della morte di Angelo Morbelli (scomparso a Milano nel 1919) protagonista della pittura Italiana del secondo Ottocento e del Divisionismo in modo peculiare.

 L’artista nato in Piemonte ad Alessandria nel 1867, si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Brera. Il recente rientro in Europa dall’America Meridionale del dipinto “Vecchie calzette”- l’unica delle sei  tele del ciclo mai più comparsa in pubblico dall’Esposizione  di Venezia del 1903 - ha permesso di riunire in via eccezionale per la prima volta da quell’evento di allora - i sei dipinti ora conservati in musei pubblici, fondazioni e collezioni private, fornendo una visione unitaria del “Poema”, ricostruendone anche l’ordinamento originario voluto dal pittore.

  Questa esposizione veneziana ha permesso anche di pubblicare un prezioso libro-catalogo edito da  Cornér – Banca  con saggi di Giovanna Ginex, Elisabetta Barisoni, Sharon Hecker e Gianluca Poldi fornendo al pubblico e dotando gli studiosi la visione del “Poema”, aggiungendo nuove informazioni, fonti e notizie sulla genesi del tema iconografico, la storia di ogni dipinto e delle sue  repliche, i contatti internazionali e la complessità della tecnica pittorica di questo maestro divisionista.   

Gabriella Belli (Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia):”Siamo sicuri che l’intento di Morbelli nel dipingere Il Poema della vecchiaia andasse ben oltre la semplice narrazione, proponendosi anche come testo esemplare di buona pittura e di perfetta padronanza degli strumenti ….

Il dipinto “Vecchie calzette” venne acquistato nel 1903  per 1500 lire dal facoltoso proprietario terriero, mecenate argentino Felix Buxareo Oribe appartenente a una delle famiglie di origine spagnola più in vista di Montevideo (Uruguay). Ma anche gli altri dipinti sono dei grandi capolavori come: “Il Natale dei rimasti”, “Mi ricordo quand’ero fanciulla”, “Siesta Invernale”, “I due inverni” e “Sedia vuota”. Tutti sono  ambientati nel Pio Albergo Trivulzio di Milano, il maggiore ricovero a quei tempi degli anziani indigenti del capoluogo lombardo. Una cosa che sorprende e la realizzazione di queste opere, quando vennero eseguite da Angelo Morbelli, a quel tempo aveva  appena trent’anni ( è pur vero che fin dall’infanzia era afflitto da una sordità devastante, destinata col passare del tempo a peggiorarli l’udito).

Per tre decenni Morbelli,  porterà  avanti ricerche, pittoriche complesse unite a un’attenta riflessione sul soggetto, toccando i diversi aspetti della vita e della morte degli ospiti uomini e donne del Pio Albergo Trivulzio, sono a loro – calzolai, cocchieri, contadini, cuochi, fabbri, facchini, falegnami, fornai, operai giornalieri, muratori, sarti sellai, venditori  ambulanti, domestiche, lavandaie, operaie, i protagonisti e le protagoniste che l’artista  le dedicherà decine di opere: bozzetti fotografici, disegni, studi a pastello e carboncino, dipinti a olio eseguiti con poche interruzioni  sino al 1919, anno della scomparsa del pittore.

Un piccolo episodio - scrive Paolo Cornaro Presidente della Banca Cornér di Lugano - possano concatenarsi e sfociare in qualcosa di grande e del tutto inaspettato”, come la segnalazione di una collaboratrice di una casa d’aste internazionale  del 2016,  che segnalava che  vi sarebbe stato inserito in catalogo d’asta l’importante dipinto del Morbelli. L’istituzione bancaria decide di partecipare e cercare di aggiudicarsi un capolavoro che da oltre un secolo l’Europa attendeva, riuscendo a ricostruire, l’intero ciclo pittorico eseguito da Angelo Morbelli nel 1903. Questo è reso possibile  anche dalla sensibilità  che gli uomini delle istituzioni finanziarie   hanno verso l’arte.  

Didascalie foto:

Foto copertina catalogo della mostra

Foto 1 Angelo Morbelli “Vecchie Calzette”  olio su tela 62x100 cm, Collezione Cornér Banca, Lugano

Foto 2 Angelo Morbelli  1903 “Il Natale dei rimasti” olio su tela 62x111 cm. Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro Venezia

Foto 3 Angelo Morbelli 1903 “Siesta Invernale”olio su tela 49x74 cm. Pinacoteca Civica di Alessandria

Foto 4 Angelo Morbelli  1903 “ I due inverni olio su tela 47x71 cm.  Collezione privata.

Foto 5 Angelo Morbelli  1903 “La sedia vuota” olio su tela 61x87 cm.  Collezione privata. Courtey Studio d’Arte Nicoletta Colombo, Milano

Foto 6 Angelo Morbelli 1903  “Mi ricordo quando ero fanciulla” olio su tela 71x112 cm. Tortona “Il Divisionismo” Collezione Fondazione Cassa Risparmio di Tortona

 

 

 

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Articolo pubblicato il 17/01/2019