Una Savoia per il Portogallo
I Sovrani del Portogallo Luigi e Maria Pia in una stampa d'epoca

Pensieri sulla Regina Maria Pia, di Alessandro Mella

Ben noto è il coraggio di Vittorio Emanuele II e dei suoi figli dimostrato sui campi di battaglia delle guerre risorgimentali. Ed anche quello dimostrato da sua figlia Maria Clotilde a Parigi al tempo della sommossa della Comune.

Ma spesso finisce per esser meno ricordata un’altra figlia di quel grande Re e della Regina Maria Adelaide e cioè la Principessa Maria Pia che nacque a Torino il 16 ottobre 1847. Crebbe alla corte di Torino negli anni in cui il Risorgimento portava finalmente alla sospirata unificazione nazionale di cui fu, in qualche modo, una testimone.

Il 6 ottobre 1862 sposò il Re del Portogallo Luigi I di Braganza, asceso al trono l’anno precedente, dopo la scomparsa del fratello. Il matrimonio procurò tale gioia a Vittorio Emanuele che questi colse l’occasione per emanare un’amnistia di cui beneficiò anche Garibaldi ancora recluso dopo i fatti dell’Aspromonte.

Giunta nella sua nuova patria la Regina Maria Pia seppe subito farsi amare dal suo popolo dimostrando un carattere forte e determinato e quel coraggio tipico dei Savoia. Si racconta che durante una passeggiata, avendo scorto due giovanotti che stavano per affogare nel fiume Tago, non avesse esitato a tuffarsi in acqua e malgrado le vesti le complicassero i movimenti a portarli a riva sani e salvi.

E nuovamente rischiò la vita quando affrontò le fiamme del drammatico incendio del teatro di Oporto. I cittadini di quella bella città, affascinati da quella magnifica regina, chiesero a gran voce che le fosse conferita una medaglia. Ma lei, con gesto nobile, non volle se ne facesse nulla perché riteneva la sua azione il minimo che potesse fare per ringraziare Oporto per l’accoglienza concessa al nonno Carlo Alberto in doloroso esilio nel 1849.

Il matrimonio con il Re Luigi fu da lei vissuto con fasi non sempre facili ma la sovrana diede al regno due eredi.

Il marito, purtroppo, scomparve improvvisamente a Cascais nell’autunno del 1889. E qualcosa di ancestrale lega sempre la storia dei Braganza a quella dei Savoia rinnovandone i sentimenti di vicinanza. Anche Cascais, molti anni dopo, divenne poi meta d’esilio per un membro della Casa italiana: Umberto II.

Le vicende storiche dell’Italia e del Portogallo spesso si legano e collegano in una costante e fraterna comunanza di sentimenti e vicende storiche. Dopo la vedovanza Maria Pia assistette all’ascesa al trono ed al regno di suo figlio con animo speranzoso ma il suo cuore di madre dovette subire il più straziante dei dolori il 1° febbraio 1908 quando suo figlio e suo nipote furono vilmente e meschinamente assassinati a Lisbona di ritorno da un viaggio a Vila Vicosa.

Quel colpo terribile, cui poi s’aggiunse la proclamazione della repubblica e l’esilio di Re Manuel II, si rivelarono fatali per quella donna di gran tempra ed il suo animo iniziò a dare segni di sofferenza via via più visibili.

Lasciato il suo amato Portogallo, per via delle vicende repubblicane, sbarcò a San Rossore accolta da Vittorio Emanuele III e trovò esilio e conforto nella Torino in cui era nata e cresciuta tanti anni prima. Come il nonno, anche lei fu consumata in pochi mesi dal dolore, dal distacco. Morì a Stupinigi il 5 luglio 1911 proprio nell’anno in cui si festeggiavano i primi cinquant’anni del Regno d’Italia che suo padre aveva tanto contribuito a realizzare.

Oggi le sue spoglie riposano nella Cripta di Casa Savoia presso la Basilica di Superga ma il Portogallo ha, da qualche tempo, invocato il suo ritorno in patria.

Nell’autunno del 2017 il Capo della Real Casa del Portogallo, Dom Pedro Duca di Braganza e di Loulè, le ha reso omaggio accompagnato da Dom Nuno Cabral da Camara Pereira Marchese di Castel Rodrigo e Connestabile del Portogallo e dal Conte Giuseppe Rizzani Delegato degli Ordini Dinastici Portoghesi per l’Italia, la Repubblica di San Marino e la Santa Sede.

Oggi, ad Oporto, il Ponte Maria Pia ricorda la coraggiosa Regina ed in Italia sorgono ancora la zona Maria Pia ad Alghero, un Istituto Superiore a lei dedicato a Taranto ed il paese di Rocca Pia.

Luoghi che mantengono viva la memoria di una delle grandi Donne di Casa Savoia.

Una Donna straordinaria che onorò due grandi nazioni: l’Italia e il Portogallo, unite da un’antica e nobile amicizia.

Alessandro Mella

 

L’autore desidera ringraziare il prof. Andrea Borella e la dott.sa Maura Ajmar.

 

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Articolo pubblicato il 11/02/2019