“Perché è così lungo l’elenco dei problemi urgenti; e così corto quello degli scritti nei quali sia chiaramente chiarito il contenuto di essi? Come si può deliberare senza conoscere? Nulla, tuttavia, repugna più della conoscenza a molti, forse a troppi di coloro che sono chiamati a risolvere problemi”. Così scriveva fulgidamente il Presidente Luigi Einaudi, nella sua opera dedicata alle “Prediche inutili”.

Si tratta di un insegnamento profondo e fondamentale, che forse dovrebbe essere ricordato a quanti propongono per l’Italia un futuro che tolga risorse laddove ci sono (o c’erano) per spostarle rigidamente ove sono carenti. Dimenticando che il compito di un buon Legislatore è quello di produrre ricchezza nuova, e non di frazionare ideologicamente quella esistente. Così, infatti, non si fa che moltiplicare l’immiserimento collettivo.

Questo è ciò che purtroppo sta accadendo al settore immobiliare, vessato da quasi un decennio di fiscalità cieca e predatoria. Dopo il successo ottenuto alle consultazioni europee e amministrative, l’appello di Confedilizia al Ministro Matteo Salvini è quello di perorare uno choc fiscale positivo, che sappia finalmente iniettare un po’ di fiducia fra i Risparmiatori.

Servono infatti provvedimenti che riconoscano al patrimonio e al risparmio privato degli Italiani il vitale ruolo di investimento prospettico sul futuro, su cui fondare un presente di stabilità economica che faccia ripartire i consumi interni. Proprio come si è verificato nei ruggenti anni del secondo dopoguerra.

L’auspicio è che venga presto dato fiato al settore, perché – citando nuovamente Einaudi – “al deliberare deve, invero, seguire l’azione”.

Nel merito, si è espresso il Presidente nazionale di Confedilizia, Avv. Giorgio Spaziani Testa, di cui pubblichiamo qui di seguito le dichiarazioni ufficiali.

(In copertina l’Avv. Giorgio Spaziani Testa, immagine tratta da Lavoro Lazio)