Il lungo viaggio di una chemise

Un’epoca attraverso un abito – Sede AIP di Torino. Sabato 25 marzo 2017

Civico20News ospita la locandina-invito dell’Associazione Immagine per il Piemonte (AIP) al fine di contribuire alla diffusione dell’ informazione.

 

Partecipano e dialogano con l’Autore:

Gian Luca BOVENZI, storico del tessuto, Roberto COALOA, storico e scrittore.

Modera: Vittorio G. CARDINALI, presidente dell’Ass. Immagine per il Piemonte.

- Fabrizio CASU, Il lungo viaggio di una chemise. Un’epoca attraverso un abito, Europa Edizioni, 2014.

Semplice e sciolta come una tunica, la chemise “nasce” sotto il segno della modernità più radicale: essa promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata innocenza, cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò. Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella privacy fiabesca del Petit Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e ne lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun. Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale): essa interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a tutte le donne. Questo indumento attraversa i continenti (dall’Europa all’America) e le stagioni politiche (dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale: da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa elitaria a fenomeno di massa. In una fase di transizione brevissima ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle ceneri della Rivoluzione.

L’AUTORE.

Fabrizio Casu, nato a Sassari nel 1980, ha frequentato il corso di fashion design alla NABA  di Milano e si è laureato nel 2005 con qualifica di “esperto e creativo del settore moda”. Dopo aver intrapreso un corso di cool hunting e uno di textile design, matura esperienza di stage presso la Mantero Seta di Como, operando nell’ufficio stile del brand “La Tessitura”. Ha svolto docenza di storia del costume e progettazione moda in scuole pubbliche e private di Sassari, ha organizzato due mostre personali, “Sardinian Gothic” e “Dialogo Alternativo fra Arte e Moda” ed ha partecipato nel 2011 alla Biennale Sardegna, iniziativa promossa da Padiglione Italia alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia. Nel maggio 2013 ha pubblicato due saggi per la casa editrice EDES: Novecento: il secolo della moda e Madonna, vampira postmoderna.

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Articolo pubblicato il 24/03/2017