Gentile Direttore,

il PD renziano rinnoverà anche a Torino il rito della Festa dell'Unita' nel momento in cui appare ideologicamente disgregato e alla disperata ricerca di una bussola.

Lo farà in piazza, anziché al PalaVela, perché pare anche, malgrado le tante ben remunerate poltrone che occupa, in crisi finanziaria.

La notizia, forse, non è importante ma merita una riflessione. 

O no? 

Cordialità.

GianFranco Billotti

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Egregio  lettore,

la manifestazione cui Lei fa riferimento è una pietra miliare della sinistra, ancor più oggi in cui la ricerca del consenso si fa sempre più pressante.

Ed anche la scelta del luogo qui nella Torino culla delle lotte operaie riporta alle sagre paesane in cui i militanti hanno la possibilità di partecipare attivamente al di là della prestazione in cabina elettorale. 

A mio parere, la scelta del Palavela, con costi organizzativi ben superiori, sarebbe stata se non altro impropria vista la crisi che colpisce ogni settore, compresa la politica o ciò che ne è rimasto.

Ricordo ancora che al Palavela si sono disputati, il mese scorso, i Campionati Italiani di Biliardo, evento sportivoi che ha lasciato un ricordo indelebile nella storia cittadina.

In quella occasione "le biglie giravano", ben condotte dagli atleti nell'intento di abbattere i birilli con quella avversaria per realizzare punti a favore.

Nella trasposizione politica si sarebbe rischiato, in questo momento poco roseo per la sinistra e mi perdoni l'accostamento di colori, di assistere ad una sorta di competizione in cui si bada assurdamente ad abbattere i propri birilli con punti di perdenza.

Il Palavela è un fiore all'occhiello per la città di Torino e merita spettacoli di altissimo livello come i Campionati di Biliardo in cui le biglie girano per produrre emozioni gratificanti per chi ne produce le traettorie e per chi vi assiste nell'assoluta consapevolezza sportiva.

Per tutti, insomma, senza quelle particolari insofferenze che separano sempre di più la politica dalla sana competizione.

       Civico20 News    

Il Direttore responsabile                                   

      Massimo Calleri