Torino - La città più inquinata d'Italia !?!?!?

Triste primato per il Capoluogo piemontese

Egregio Direttore,

perchè Torino risulta la città più inquinata d'Italia?  Quali sono le cause?  L'inquinamento industriale? O quello da traffico e riscaldamento?  Se si ragiona sull'inquinamento industriale bisogna ricordare che molte industrie e attività da Torino sono sparite, e che quelle rimaste dovrebbero avere inserito dei sistemi di depurazione che eliminano l'inquinamento, basta controllare!  L'inquinamento da traffico è il più diffuso e pericoloso per la salute, ma in giro per la città si vedono tanti autoveicoli (conprese moto e motorini) definiti "baracconi"

inquinanti che da anni NON dovrebbero circolare, ma revisioni e controlli sembrano poco incisivi! La Polizia Locale, oltre alla sosta e velocità, dovrebbe anche controllare l'inquinamento! Infine, l'inquinamento da riscaldamento, dove fino a poco tempo fa si invitavano case, condomini, palazzi ed edifici pubblici a inserire caldaie a metano con lo slogan" Il metano ti dà una mano", eliminando così le caldaie a gasolio (o naftone) , e magari anche quelle a carbone, ma anche su questo fronte nessun controllo a tappeto per tanti anni! 

Adesso, senza pioggia, e con un clima tropicale, siamo arrivati alla resa dei conti, e si minacciano blocchi del traffico, con invito a usare gli autobus pubblici, che in molti casi sono anche loro dei vecchi "baracconi" da rottamare!  Peggio di così non poteva finire perchè ci stiamo autoavvelenando con estrema rapidità!

 

Marino Bertolino

 

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Carissimo lettore,

"tutti i nodi vengono al pettine" recita un proverbio quanto mai attuale, specchio della della "disattenzione" politica, a tutti i livelli, verso l'ambiente, materia che non porta voti in maniera esponenziale nettamente sovrastata da interessi spesso clientelari che sono il vero segnale dell'inefficienza governativa.

Penso di aver sunteggiato in breve un concetto più ampio che riguarda il trasporto comunale cittadino, le temperature negli stabili istituzionali, prima ancora che in quelli privati, ed il senso di responsabilità dei cittadini, spesso causa determinante dell'inquinamento atmosferico.

Fermare le auto diesel, anche le più recenti, sa di imposizione coercitiva più che di invito per una necessità impellente; inoltre così si rischia di colpire soprattutto chi usa il mezzo privato per guadagnarsi da vivere e non gravare, quindi, sulla società già vessata da ben note imposizioni governative.

Allora, se si deve intervenire, occorre farlo in maniera sistematica, progressiva e non traumatica per evitare che i provvedimenti si trasformino in semplici spot preelettorali.


       Civico20 News    

Il Direttore responsabile                                   

      Massimo Calleri     

 



 

 

 

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Articolo pubblicato il 22/10/2017