Torino. Presentazione del libro "Il denaro non governa"

Politica, economia e ambiente nel pensiero sociale di Papa Francesco

Si è svolta Giovedì 10 Maggio, in Duomo, la presentazione torinese del saggio “Il denaro non governa”, scritto da Andrea Tornielli e Pier Paolo Saleri con lo scopo di diffondere i contenuti del magistero sociale di Papa Francesco.

L’incontro, organizzato dalla neonata Accademia del Duomo di San Giovanni unitamente alla Fondazione Pacchiotti di Giaveno e all’Associazione culturale “Il Laboratorio”, è stato preceduto dai saluti del parroco Don Carlo Franco.

Per l’occasione, ha presentato e moderato il dibattito fra gli autori il Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Ezio Ercole.

Il volume si prefigge l’ambizioso obiettivo di delineare il pensiero del Pontefice in materia economica, sottolineando le molteplici e spesso prevaricanti implicazioni ch’essa, in misura ancor maggiore ai nostri giorni, riveste nella vita della società.

Dalla Democrazia al Lavoro, dall’Immigrazione all’Ambiente, Andrea Tornielli – noto vaticanista ­– spiega infatti come tutti questi problemi siano in realtà interconnessi fra loro e comunemente derivanti da una concezione del denaro che sovrasta la dignità tanto dell’individuo quanto della collettività.

Afferma infatti Tornielli che “il denaro deve servire, non essere servito”. In questo senso, secondo l’autore svilisce prendere atto di come la Politica abbia ormai abiurato al suo ruolo di regolatore e indirizzatore (anche morale) dell’esistenza economica e civile di un Paese, a beneficio di una Finanza sempre più invadente e spersonalizzata, proprio perché dedita alle sole ciniche logiche del profitto immediato. “La Politica” – sottolinea infatti Tornielli, riproponendo il pensiero del Papa – “dovrebbe essere una delle massime espressioni di carità”: è pertanto necessario ch’essa riprenda coscienza della sua corretta dimensione, ecumenicamente votata al perseguimento del bene comune.

Il libro ­– a detta del Vicepresidente Ercole “scritto con mano lieve ma grande senso della ricerca, quasi giornalistica, delle fonti” ­– lascia in pratica la parola al Papa, evidenziandone enfaticamente quei passaggi in cui il Pontefice si richiama, con naturale seppur innovativa continuità, al pensiero dei suoi predecessori.

A questo proposito anche l’analista politico Pier Paolo Saleri, coautore del volume, rimarca quanto la visione di Papa Bergoglio metta in crisi chi desidera un “Cristianesimo accomodante”, condiviso a parole ma carente di opere e di testimonianze fattuali. Infatti, lasciandosi soggiogare dal fascino ammaliatore del denaro ­– concepito come obiettivo ultimo dell’esistenza e non come strumento per condurla al meglio ­–, “si finisce coll’aggredire direttamente l’uomo”, isterilendone l’animo e instillando pericolosamente in esso quella “cultura dello scarto” responsabile di tante storture della contemporaneità.

Si pensi all’Ambiente, per il quale il Pontefice non perora soltanto un limitativo approccio verde ed ecologista, bensì uno sguardo cristiano: attento al creato, e dunque anche all’utilizzo responsabile e coscienzioso delle risorse presenti in Natura. Oppure al Lavoro che, se delegato a speculatori-mercenari senza scrupoli, rischia secondo Papa Francesco di calpestare la dignità delle persone, facendo perdere all’Economia il volto della sua retta funzione e i volti dei suoi autentici protagonisti.

In chiusura Ezio Ercole sottolinea come il magistero di questo Pontefice sia anche caratterizzato dal sentito utilizzo della parola “discernimento”. Uso che vuol essere un invito a maggior consapevolezza, alla valorizzazione delle identità dei singoli e, in ultima analisi, al rispetto dell’Uomo: visto non come atomo di una massa manovrata e informe bensì come parte attiva di un Popolo, conscio, artefice e interprete del proprio destino.

 

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Articolo pubblicato il 14/05/2018