Un nuovo algoritmo può distinguere dall'analisi di una fotografia se un individuo è gay o eterosessuale.

Una nuova presunta conquista dell'intelligenza artificiale e il paradosso della crescita illimitata delle Scienze.

Una recente tecnologia permette un agevole riconoscimento del volto, utilizzando tecniche biometriche, ancora più rapide e meno intrusive rispetto a quelle fino ad ora in uso. Le persone che debbono essere identificate non dovranno più poggiare  la loro mano su di un lettore, un processo rifiutato da alcune culture, che può anche rivelarsi una possibile fonte di trasmissione di malattie. Ancora non sarà più necessario che soggetti da identificare posizionino con precisione l'occhio di fronte a uno scanner, ma sarà sufficiente ricavare una immagine del loro volto, acquisita a distanza con una video camera digitale.

13135rghrL’analisi del volto permetterà infatti di misurare la sua struttura complessiva fornendo un consistente volume di dati. Le misurazioni vengono archiviate in un database e, in tempi molto brevi, possono essere confrontate con un archivio fotografico, anche nel momento stesso in cui un soggetto si trovi di fronte alla video camera che lo sta analizzando.  Tutto questo è reso possibile dalle caratteristiche intrinseche del volto umano in cui sono reperibili  numerosi punti di riferimento distinti, protuberanze e rientranze, elementi che costituiscono le caratteristiche facciali. Ogni volto umano ha circa 80 punti nodali. Alcuni di questi, misurati dalla tecnologia di riconoscimento del viso sono: la distanza tra gli occhi, le dimensioni del naso, la forma degli zigomi e la lunghezza media della mascella.

La metodica biometrica è stata presentata come un sistema assai sicuro ed affidabile per il riconoscimento di potenziali terroristi, o delinquenti comuni, ma finora non ha visto un significativo utilizzo su larga scala. I recenti miglioramenti e la continua evoluzione tecnologica permettono di supporre  che la tecnologia biometrica di riconoscimento del viso possa diventare una valutazione di routine, causando il graduale abbandono dello studio delle impronte digitali potendo diventare la tecnica di elezione per il riconoscimento delle persone.

I punti nodali vengono misurati e convertiti in un codice numerico, denominato "faceprint", avendo quindi la possibilità di ottenere  una fedele rappresentazione grafica visualizzabile da un operatore, quando il soggetto in esame si trovi di fronte alla telecamera. Il sistema è stato indicato come un prodigioso presidio  per il riconoscimento di minacce potenziali, ad esempio la presenza di  terroristi, truffatori o delinquenti comuni, ma fino ad ora non ha ancora avuto una grande diffusione, anche se è intuibile che la tecnologia biometrica di riconoscimento del viso supererà presto la tecnica delle impronte digitali, come la forma più diffusa di autenticazione delle persone. Il tutto può avvenire senza alcuna intrusione e, in alcuni casi, una persona potrebbe essere esaminata a sua insaputa, non avendo la percezione dell'occhio invisibile che lo sta esplorando.  

L'indagine può dunque avvenire senza alcuna percezione di essere osservati, così che  una persona potràessere esaminata a sua insaputa, non avendo la percezione dell'occhio invisibile che lo sta esplorando. E questa è una delle potenzialità più pericolose di questa metodica, poichè, in base ad alcune ulteriori modificazioni del software, non solo è possibile riconoscere un soggetto, ma secondo quanto affermato da specialisti del ramo, sono ben altre le deduzioni che sarebbe possibile ricavare.

Due ricercatori in psicologia e informatica presso la Stanford University, hanno infatti scoperto che un65455444 determinato algoritmo aggiunto al programma, è in grado di determinare, dall'analisi di una semplice foto ricavata da un sito di incontri, se una persona sia omosessuale o no. In pratica il software dall'analisi di un'immagine del volto di una persona, è in grado di concludere se quella persona è etero o gay. Lo studio ha testato più di 14.000 persone; gay ed etero, sia di sesso maschile che femminile.

In un  articolo, recentemente pubblicato dal  "Journal of Personality and Social Psychology" viene spiegato che, analizzando due foto, una di una persona dichiaratamente gay e l'altra di un eterosessuale, il loro modello di previsione consente di riconoscere  il soggetto  gay nell'ottantuno per cento dei casi. Se i ricercatori forniscono cinque foto di ciascun uomo, il modello difficilmente  si sbaglia sull'orientamento sessuale, raggiungendo una percentuale del novantuno per cento dei casi.

In entrambi i casi, l'intelligenza artificiale si è rivelata molto più efficace degli esseri umani.  Le analisi effettuate sono veritiere e, in un'alta percentuale di casi, azzeccata. Qui giunti viene però da chiedersi, "A chi può interessare un simile studio?" Non solo, secondo altri ricercatori, vi è un ulteriore pericolo, ancor più grave: una apparecchiatura  che disponga di una Intelligenza artificiale assai sofisticata, potrebbe essere programmata, viene quasi da dire addestrata,  per riconoscere  altri tratti della personalità altrettanto intimi della persona, come il Q.I. o l'orientamento  politico del soggetto e, purtroppo, non si tratterebbe di fantascienza, ma di una realtà molto più vicina a noi di quanto non si creda.  

Qui giunti viene dunque da chiedersi: "E' importante sapere che il nostro amico, collega, o la nostra compagna di stanza in ufficio ha un diverso orientamento sessuale  dal nostro?"  A parte i pettegoli da ufficio, gente grossa e meschina che non ha altro da fare se non guardare altre persone prendendo ogni  argomento, qualunque questo sia, a pretesto per  criticarle, avendo nella loro vita privata scarse o nulle soddisfazioni, restano problematiche ben più serie. In un momento in cui gruppi minoritari sono presi di mira, queste inquietanti scoperte potrebbero servire come arma per danneggiare sia gli eterosessuali che le persone gay e lesbiche, che potrebbero essere potenzialmente danneggiate nelle loro carriere. Il software nelle mani sbagliate potrebbe, in teoria, essere utilizzato per individuare persone che preferiscono mantenere riservata la loro scelta dei partner sessuali. Come ogni nuovo strumento tecnologico, se capita  nelle mani sbagliate, può essere utilizzato per scopi perversi.

246245uuE' il solito discorso, filosoficamente già affrontato dalle generazioni da cui siamo stati preceduti; non vi è popolo che non si sia trovato  di fronte il problema del paradosso che si viene a determinare a causa del progresso illimitato delle Scienze, illustrato con grande eleganza e sapienza dall'ultimo Alchimista contemporaneo, il misterioso Fulcanelli. Questi, prima di scomparire, ha lasciato una ammonizione sul pericolo che ogni scoperta, qualsiasi questa sia, può ritorcersi contro l'umanità e, in particolare afferma:

"Non diremo niente di nuovo dicendo che la maggior parte delle scoperte, dapprima orientate verso l'accrescimento del benessere umano, sono assai presto deviate dal loro scopo ed indirizzate specificatamente verso la distruzione. Gli strumenti di pace si mutano in macchine di guerra".

Un riconoscimento visivo ben effettuato sa un attrezzo elettronico, novello Lombroso meccanico, può aiutare dunque l'umanità a riconoscere eventuali criminali pericolosi ed isolarli, permettendo viaggi più sicuri ed una vita più tranquilla nelle città. Al tempo stesso può  diventare però un'indagatore dell'anima dell'individuo mettendolo, sia pure a sua insaputa, in condizioni di inferiorità, potendo disporre di informazioni di norma riservate, riguardanti non solo il suo orientamento sessuale, ma anche il suo potenziale intellettivo e attitudinale.

Si tratta di una ulteriore potenziale minaccia a cui saremo sottoposti nell'immediato futuro dagli studi sull'intelligenza artificiale, un presidio molto potente per migliorare la nostra vita, ma anche un'arma pericolosa che potrà venire puntata contro intere popolazioni, come affermano da più parti menti illuminate che riescono a scorgere il buio oltre la luce da cui si è abbagliati.

 

titolo dal sito : http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-4862676/Artificial-intelligence-tell-gay.html

figure da: https://www.theguardian.com/technology/2017/sep/07/new-artificial-intelligence-can-tell-whether-youre-gay-or-straight-from-a-photograph#img-1

https://venturebeat.com/2017/09/12/iphone-x-ditches-touch-id-for-face-id/


 

 

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Articolo pubblicato il 24/09/2017