Speciale Games Week 2013: Il futuro dei videogiochi a Milano

impressioni scritte e video su PS4, Xbox One, Nintendo e Oculus Rift

Il 26 Ottobre abbiamo partecipato alla Games Week dove abbiamo potuto provare le maggiori novità del momento in materia videoludica. Oltre alle console di nuova generazione (PS4 e Xbox One) siamo riusciti a testare anche le novità Nintendo e l’Oculus Rift: visore a realtà aumentata. Di seguito trovate le mie impressioni sia scritte che video (direttamente dall’evento) su queste novità.

 

PlayStation 4

La nuova ammiraglia di casa Sony era partita alla grande: con un cambio di mentalità (recuperando alcune esperienze abbandonate con PS3), un buon numero di esclusive e un prezzo concorrenziale. La Games Week invece lascia l’amaro in bocca e tanti dubbi sulla nuova console giapponese. Se da un lato troviamo un ottimo gamepad dall’altro le esclusive non sorprendono: sia sul lato gameplay che sul lato grafico. Sembra che la console Sony soffra ancora di immaturità sotto l’aspetto ottimizzazione. Inoltre alcuni giochi molto attesi, come Deep Down, non erano presenti alla fiera. L’unico gioco che ha soddisfatto le aspettative è stato Knack: grazie alla buona interattività con l’ambiente circostante e una giocabilità che ricorda le vecchie glorie PlayStation (vedi Crash Bandicoot). Soffermandosi invece un attimo su PS3, siamo riusciti a testare Final Fantasy X HD, che ci ha sorpreso per il salto grafico, che rende il gioco ancora più interessante. Gli ambienti mozzafiato ora risultano molto più chiari e definiti, restituendo un esperienza appagante per il giocatore.

Xbox One

Microsoft partiva in netto svantaggio rispetto a Sony, per colpa di molti errori compiuti durante le precedenti conferenze. Ma dopo aver provato Dead Rising 3 e Ryse: Son of Rome, il giudizio sull’Xbox One è cambiato radicalmente. La giocabilità e la grafica offerte dalla console Microsoft superano attualmente quelle di PS4. Dead Rising 3 si è dimostrato un classico titolo zombie, ma con una maggiore interattività ambientale rispetto al passato. Le orde di zombie sono molto più movimentate rispetto al passato e le combo del protagonista sono molto divertenti da compiere. Graficamente il passo avanti si vede. Parlando invece di Ryse: Son of Rome, abbiamo trovato un gameplay simile alla serie Batman Arkham, ma con una fisica più precisa. La qualità grafica era davvero impressionante. Infine parlando del joystick lo abbiamo trovato molto ergonomico, ma con qualche difficoltà nel premere i grilletti a differenza di quello Sony.

Nintendo

La storica casa produttrice giapponese continua a mantenersi distante dalle concezioni impresse da Sony e Microsoft, continuando a costruire un mercato a se. L’unica eccezione è stata rappresentata da Bayonetta 2: seguito dell’acclamato action Platinum Games, in esclusiva Wii U, continua a mantenere le peculiarità del primo episodio con alcuni miglioramenti sul lato grafico e sul gameplay. A fianco di Bayonetta 2, come anticipato in precedenza, troviamo le peculiarità di Nintendo: ovvero i nuovi Donkey Kong, Mario Kart, Zelda, Pokemon ecc. Giochi che evolvono sotto l’aspetto grafico, ma che mantengono un gameplay molto classico. Tra questi soltanto Zelda e Pokemon osano portare qualche novità con rispettivamente Zelda: A Link Between Worlds da un lato (labirinti 3D) e Pokemon X e Y dall’altro (un modo diverso di concepire l’ambiente circostante, le mega-evoluzioni e molto altro). A proposito di videogiochi dal gameplay classico, anche Square-Enix (più Square che Enix in questo caso) torna a proporre un Gdr classico che ricorda i vecchi Final Fantasy, ovvero Bravely Default.

Oculus Rift

Ed eccoci a quella che possiamo definire “la vera rivoluzione” nel mondo dei videogiochi. Stiamo parlando di Oculus Rift: un visore a realtà aumentata che si pone come obbiettivo l’immersività totale. E dopo averlo provato posso assicurare che ci riesce perfettamente. Il gioco provato (“The Town of Light”) ci catapultava in una casa abbandonata e dalle tinte oscure, trasportando un carrello con una bambola inquietante. Oculus Rift seguiva ogni nostro minimo movimento con il capo e non dava l’impressione di guardare uno schermo ma di essere direttamente all’interno del videogioco. L’immersività era tale, che ad un certo punto, quando stavo cadendo su un pavimento, ho sentito un brivido quasi paragonabile alle sensazioni provate in un sogno. Quando questa tecnologia uscirà sul mercato, probabilmente scompariranno le console, perlomeno per come le intendiamo oggi.

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Articolo pubblicato il 28/10/2013